Elezioni – Intervista a Cristina Battaglia
Intervista a Cristina Battaglia
candidato Sindaco del Partito Democratico
alle elezioni amministrative di Savona |
Intervista a Cristina Battaglia
Candidato Sindaco del Partito democratico
alle elezioni amministrative di Savona
|
Cristina Battaglia, nata a Savona il 24 luglio del ’73 e cresciuta a Legino, è sposata e mamma di Viola e Roberta. Laureata in fisica si è occupata fin da subito di attività di ricerca, sviluppo e innovazione prima all’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia e poi al CNR, partecipando a numerosi progetti e programmi nazionali ed internazionali. Ha inoltre lavorato presso l’Istituto Italiano di Tecnologia per la definzione del piano scientifico e organizzativo. E’ stata membro del Consiglio di Amministrazione e vice presidente dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), presidente e amministratore unico del BIC Liguria, Società per la promozione e lo sviluppo di imprese. Nel corso degli ultimi anni, ha assunto l’incarico di dirigente del settore ricerca, innovazione ed energia della Regione Liguria gestendo la pianificazione, la programmazione e gli strumenti a sostegno dello sviluppo delle energie rinnovabili e della ricerca, e dell’innovazione tecnologica. Sostenitrice del PD fin dalla sua nascita, nel 2007 è stata eletta nella lista Veltroni diventando membro dell’Assemblea Nazionale del Pd.
Perché ha deciso di candidarsi come sindaco di Savona? Perché a Savona sono nata e cresciuta, e fare il Sindaco qui sarebbe il progetto più appassionante della mia vita. A questa città serve una nuova attitudine verso il futuro, una visione coraggiosa e solide competenze per risolvere i problemi, e io mi candido a fare questo.
Pensa che la Sua esperienza politica precedente possa rivelarsi un vantaggio oppure no per la corsa elettorale? Non ho alcuna esperienza politica nel curriculum, questa sarebbe la prima. Ho lavorato come ricercatrice per molti anni, mi sono occupata a vari livelli di politiche pubbliche, sviluppo di imprese, innovazione ed energie rinnovabili, e mi sono avvicinata alla politica solo con la nascita del Partito Democratico.
Quali sono i progetti a cui tiene particolarmente?
Credo nei progetti con una doppia valenza, quelli in grado di dare nuove opportunità a chi vive a Savona e –allo stesso tempo – quelli che attirano e interessano chi invece ci guarda da fuori. Credo molto nel rilancio della Fortezza del Priamar e nella riqualificazione di Palazzo Santa Chiara. Sul Priamar abbiamo bisogno di un grande progetto di respiro europeo che lo renda un centro culturale a 360°, dall’organizzazione di eventi alla proposta di una ‘città dei bambini’ tecnologica che abbia una vocazione formativa e che organizzi dei laboratori permanenti interattivi. In questo modo vogliamo sia rendere la nostra città più attrattiva per il turismo scolastico sia dare vita a un’ulteriore occasione di crescita e sperimentazione per la città. Per quanto riguarda invece Palazzo Santa Chiara, vorrei che divenisse la nuova sede della Biblioteca Comunale, abbattendo le barriere architettoniche per realizzare un luogo di socializzazione dotato di tecnologie e spazi liberi per studenti.
Cosa pensa debba cambiare nella città di Savona? Sono certa che a Savona non manchino energie e competenze, me ne convinco sempre di più ogni volta che ascolto i miei concittadini: c’è la voglia di fare e di alzare la posta in gioco, di far valere una storia artigianale e un patrimonio culturale che non meritano di restare relegati al passato o di essere apprezzati soltanto durante la stagione estiva. Sta alla politica adattarsi: nessuno di noi può più permettersi di prendere delle decisioni dall’alto, il Sindaco che Savona merita è una persona che mette la propria credibilità e la propria disponibilità al servizio di questa voglia di fare. La mia squadra ha entusiasmo e soprattutto vive il territorio in ogni sua piega: sono solide basi per governare con un cambiamento decisivo.
Se dovesse diventare sindaco di Savona, cosa intende realizzare nei primi 100 giorni al governo? La mia prima preoccupazione è il lavoro. Seguiremo fin da subito i progetti più complessi, quelli in grado di portare sul territorio investimenti e posti di lavoro, soprattutto per i giovani. Stiamo poi raccogliendo le richieste e i bisogni delle imprese e degli artigiani che hanno fatto la storia di Savona e che avranno tutto il nostro supporto, a loro daremo risposte il più possibile immediate e personalizzate. Non perderemo un solo giorno, questo è quello che ci chiedono le persone.
Ritiene che i savonesi siano desiderosi di un cambiamento? Io credo che i Savonesi si aspettino una risposta rapida ed efficace ai problemi quotidiani, ma credo anche che vogliano votare per un Sindaco con una chiara visione di dove portare la città da qui ai prossimi vent’anni. Lavoreremo per continuare e migliorare ciò che hanno fatto le precedenti amministrazioni, ascoltando costantemente i quartieri, studiando bene i problemi e avendo il coraggio poi di decidere.
Perché i cittadini dovrebbero votare Lei come prossimo sindaco di Savona? Perché sono sicura di poter dare un grande contributo di competenze e di coraggio.
Una frase che la rappresenta “Accendere un fiammifero vale infinitamente di più che maledire l’oscurità” di Don Tonino Bello. |