È sempre colpa degli anarchici, in ogni epoca e in ogni Paese. 

Una storia che si ripete ciclicamente, soprattutto quando la situazione socio economica raggiunge aspetti drammatici, quanto si teme che il popolo stremato reagisca.
Per distrarre dai veri problemi si cerca capri espiatori per magari giustificare leggi speciali, anticamera di svolte autoritarie, come tentarono di fare dopo la strage di Piazza Fontana.

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25 aprile del 1969 due attentati colpiscono la Stazione Centrale e la Fiera di Milano. Le indagini puntano subito sugli ambienti anarchici è l’inizio di una campagna di criminalizzazione che trova nuova linfa in agosto, quando alcuni attentati ai treni vengono ancora attribuiti agli anarchici. Sono i primi atti di quella che passerà alla storia come “strategia della tensione”.
La bomba di piazza Fontana, la morte di Pinelli, la successiva scoperta che non di bombe anarchiche si trattava ma di un intreccio di neofascismo, servizi segreti deviati, poteri occulti contribuiranno ad avvelenare la vita politica italiana per gli anni a venire, punteggiati da altre bombe, altri depistaggi, altri, troppi, morti.
Tutto ciò premesso per dire con chiarezza che dietro a tutto quello che sta accadendo in questi giorni, a mio avviso non appartiene minimamente al mondo anarchico ma puzza maledettamente di rinascita di un nucleo eversivo manipolato. Insomma la storia puntualmente si ripete.
Visto che si parla di anarchia è a mio avviso importante sapere di cosa si tratta:
il termine “anarchia” viene dal greco e significa letteralmente: senza principio, causa, governo o più genericamente potere. Sin dall’antichità è sempre stato accompagnato da una lettura negativa, associandolo al caos, al disordine, alla mancanza di un ordinamento sociale che strutturasse in senso progressivo la vita degli uomini. Al contrario, gli anarchici mirano alla costruzione di un nuovo ordine sociale fondato sul libero accordo tra gli individui: costruito, dunque, dal basso e non imposto dall’alto.
L’anarchia o anarchismo punta alla costruzione di una nuova tavola di valori che guidi la condotta umana, una nuova politica segnata dal presupposto etico secondo cui l’uomo non può mai essere schiavo di un altro uomo: la libertà è un presupposto imprescindibile.
Ecco perché nel fenomeno di questi giorni dove si minaccia si invita alla violenza, si parla delle Brigate rosse che sono senza se e senza ma, macellai, assassini prezzolati, e manipolati, come rivoluzionari, non c’è nulla di anarchico.
Gli anarchici veri coloro che parlano di valori di libertà di rispetto nei confronti degli esseri umani, mai e poi mai farebbero comunella con i mafiosi, che da sempre hanno nel DNA violenza e nessun rispetto per l’essere umano, la sopraffazione è il loro credo!
Amiche e amici fate attenzione ,il momento è grave e quanto avviene non è minimamente da sottovalutare. Ritengo che nella situazione attuale un collasso economico porterebbe solo a una svolta autoritaria, perché la gente non è ancora sufficientemente pronta a cooperare, a prendere decisioni in comune, a gestire la politica in modo autonomo. Se domani scoppiasse economica sociale per sapere cosa fare, tutti correrebbero ad accendere il televisore

Roberto Paolino

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