Diavoli incarnati

   DIAVOLI INCARNATI

DIAVOLI INCARNATI


“Ora il serpente era astuto più di tutti gli animali selvatici che il Signore Iddio aveva fatto”. Genesi 3,1. Ebbene, l’astuzia non è una caratteristica di chi ha un’anima? E se il serpente era il più astuto, vuol dire che anche gli altri animali partecipavano dell’astuzia, per quanto in maniera meno marcata e secondo progressività. Oltretutto se si definiscono i rettili esplicitamente come cosa buona (Genesi 1,25), come mai poi, in Genesi 3,1, si può leggere proprio quanto si è visto poc’anzi? Un’astuzia, bisogna sottolineare, equiparabile a malvagità se Dio stesso reputa quello del serpente verso Adamo ed Eva un inganno e punisce il serpente maledicendolo.


Tutto questo ci porta ad evidenziare il seguente fatto: la natura animale è tutta più o meno indiavolata. Si ha così che una fetta notevole del creato è tutt’altro che cosa buona, nonostante il ritornello posto alla fine di ogni giorno, compresi il quinto e il sesto, della creazione. E si ha anche che l’uomo non sa come difendersi da questa consistente fetta del creato, perché se è chiaro che il serpente è un diavolo (il re dei diavoli), non è chiaro per nulla chi siano i sottoposti. E quindi non è chiaro perché nel Basso Medio-Evo e nel Rinascimento, la chiesa se la sia presa con i pipistrelli, i rospi, le civette, ecc. A causa di quali sospetti? O meglio, chiaro lo è, ma non è coerente. Il motivo sta (anche) nella bruttezza e/o nel senso di paura che ispirano questi animali. Il pipistrello essendo a metà tra il topo e l’uccello, si può vedere come un mostro; il rospo possiede effettivamente una sostanza per un certo grado venefica;  le civette (e diciamo in generale i rapaci notturni, con il loro becco adunco, con i loro artigli per ghermire la preda, con i loro occhi spiritati), sembrano fatte apposta per suggerire una iconografia standardizzata delle streghe, che infatti sono nottambule, hanno naso ricurvo, capelli scarmigliati come fossero irti ciuffi di piume, unghie lunghe e taglienti. Ma se l’aspetto esteriore era punto fondamentale per inserire un certo animale nella categoria di quelli che prestavano il corpo al Diavolo, ecco che il gatto, così armonioso e morbido, e così piacevole nel suo corpo e nei suoi movimenti, non avrebbe dovuto essere annoverato tra essi. Perché allora la chiesa i gatti li ha perseguitati?  Dal testo biblico di cui sopra, l’astuzia e la malvagità non erano proprie solo degli animali selvatici? E il gatto non era forse anche un animale domestico? Soprattutto, perché il vicario di Cristo sulla terra, il papa, non ha condannato queste stragi e non ha cercato di impedirle invece di fomentarle? Anche lui era divinamente convinto che straziare un animale fosse un buon antidoto contro il tentatore?


In realtà per la chiesa la violenza non ha mai costituito un problema, tantomeno quella sugli animali. Sicché poteva sostenere o lasciare che si sostenesse che il Diavolo andava a nascondersi proprio nei corpi di certi animali quali il gatto, il caprone, la civetta, il gufo, il lupo… Straziarli col fuoco o col bastone era una sana ed auspicabile conseguenza. Non tutti gli animali, quindi, ma il fatto che anche solo certi animali fossero visti come la sembianza camuffata del Diavolo, introduce a comprendere come fosse iniziato il tentativo, a lungo portato avanti e con esiti favorevoli, di fare degli animali il capro (appunto!) espiatorio del male commesso dall’uomo o dall’uomo subìto a causa della Natura. Così si vedevano e si accettavano e si propiziavano roghi di tutti questi animali. E ad una istituzione per certi versi così raffinata quale era la chiesa, con i suoi Padri e i suoi Dottori, i suoi santi e i suoi teologi e i suoi filosofi, sfuggiva (“sfuggiva!…”) che il Diavolo non sarebbe certo morto con la morte del corpo dietro al quale si nascondeva, essendo Satana puro spirito, e il pericolo delle tentazioni da lui agìte, non sarebbe certo venuto meno. Così abituato al fuoco dell’Inferno, che danno avrebbe potuto avere dal falò in cui sarebbe stato gettato un caprone? Non era questo un altro dei tanti modi di contraddirsi della chiesa? Avere bisogno di distruggere il corpo del Diavolo dopo aver detto che non ha corpo? Avere bisogno di bruciarlo, dopo aver detto che le fiamme sono il suo elemento naturale?  

Fulvio Baldoino

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