Controlli anticontraffazione, il report della Polizia Locale nel 2021

36.883 occhiali da sole, 2.993 giocattoli, addirittura 85 kg di sacchetti; tutti materiali sequestrati, tutti non conformi alle normative vigenti, se non, in certi casi, pericolosi per la salute. Sono solo alcuni dei numeri estrapolati dal report dei controlli in materia di anticontraffazione che la Polizia Locale ha effettuato nel 2021.  A svolgere le verifiche sono gli operatori dell’Utc (Nucleo Territoriale Controllo Attività Economiche-Unità Territoriale Centro, ex Nucleo Polizia Commerciale) e gli agenti del Goac, il Nucleo Operativo Anticontraffazione del Reparto Sicurezza Urbana, in attuazione al progetto finanziato da Anci e denominato “Nella rete del falso”, a cui il Comune di Genova ha aderito su proposta del Comune di Milano (capofila).

Obiettivo del progetto, nato nel 2021: realizzare azioni di contrasto alla contraffazione e di promozione della cultura della legalità. Lo sviluppo delle azioni previste nel solco dell’iniziativa ha visto la PL genovese intensificare i controlli in un ambito – quello di contrasto alla contraffazione – su cui già amministrazione comunale e polizia locale già avevano posto particolare attenzione. Tra gli obiettivi progettuali, anche lo scambio reciproco di informazioni ed esperienze – anche tramite scambi di personale – con la Polizia Locale del Comune di Milano per il contrasto alla commercializzazione di prodotti illeciti e per il miglioramento dell’efficacia degli interventi preventivi e repressivi. Per rendere la cittadinanza maggiormente consapevole di quanto l’acquisto di prodotti contraffatti sia dannoso sotto molteplici punti di vista, è stato inoltre redatto e distribuito in 1500 copie un opuscolo informativo che riporta il nome del progetto.

Partendo dall’attività dell’Utc, eseguita in pattuglie interforze con il personale dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanza, spicca lo smantellamento di quattro laboratori abusivi, tutti ricavati in appartamenti siti nel centro storico e gestiti da persone di origine straniera. 6 sono le operazioni mirate interforze eseguite nel complesso, che hanno portato, oltre allo smantellamento dei laboratori abusivi, anche al sequestro di 17.959 pezzi contraffatti (tra capi di abbigliamento, borse, scarpe, etichette) e 76 attrezzature (cucitrici, presse, materiale vario per confezionare i capi). 7, le persone deferite all’autorità giudiziaria. Nell’ambito degli interventi interforze con l’Agenzia delle Dogane sono stati sequestrati anche 230 gel lavamani per etichettatura non conforme alle normative in un esercizio commerciale di media struttura; per quanto riguarda il Goac, le prime attività in cui è stato impiegato il nucleo con l’inizio del progetto sono quelle di contrasto al filone numero tre, la cosiddetta contraffazione “da lenzuolo”. Dalla sua nascita, il reparto ha esercitato un capillare controllo sui venditori abusivi, con verifiche costanti nei mercati rionali oppure nei pressi delle stazioni ferroviarie: questo perché i soggetti dediti al commercio abusivo utilizzano principalmente il treno per i loro spostamenti, in particolare verso le località delle riviere. Nell’ambito di queste azioni sono stati effettuati 44 controlli che hanno portato a 30 sequestri e alla denuncia di 26 persone.

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Circa 350 sono invece gli articoli di merce contraffatta sequestrati, soprattutto prodotti di abbigliamento e pelletteria. Un dato, quest’ultimo, che ha fatto emergere un aspetto interessante; la cifra esigua nasconde in realtà la tendenza ad esporre solo pochi articoli per evitare il sequestro di ingenti quantitativi di merce. La “tattica” dei venditori abusivi è quella di mostrare ai potenziali clienti le foto di altri prodotti in una sorta di catalogo sul cellulare, per poi eventualmente fornirglieli in altro momento. Gli articoli, insomma, vengono “confezionati”, se così si può dire, praticamente sul momento; a dimostrarlo, l’ingente quantitativo di etichette, bottoni e packaging vario sequestrati in tre specifiche operazioni tra aprile e dicembre 2022: ben 29.500 pezzi, di cui 3.619 requisiti in un solo intervento, nel mese di agosto. Le azioni di questo genere non sono mai semplici, perché il materiale viene nascosto all’interno di appartamenti trasformati in laboratori abusivi, in posti strategici: forni da cucina, controsoffitti eccetera. Non a caso, il personale che le effettua è altamente specializzato. Tra l’attrezzatura sequestrata in quell’occasione, anche quattro macchine da cucire utilizzate per applicare etichette contraffatte di noti marchi alla merce. Queste considerazioni vanno a intrecciarsi con i controlli nei confronti delle attività commerciali autorizzate, sia fisse, sia su area pubblica: alla sensibile diminuzione della contraffazione “da lenzuolo” corrisponde un netto incremento di prodotti contraffatti in vendita negli esercizi commerciali. Non si tratta, però, della classica borsa di lusso “fake”, bensì di articoli spesso senza marca specifica (per dare meno nell’occhio ed eludere i controlli) ma privi di certificazione dei requisiti essenziali di sicurezza o con certificazione fraudolenta. È il caso specifico degli occhiali; dai risultati dei controlli, è emerso che la quasi totalità degli occhiali da sole venduti nei negozietti e bazar “low cost”, nonostante riportino il marchio CE, in realtà non siano autorizzati a utilizzarlo. Discorso analogo per gli occhiali da vista premontati; tra i prodotti sospetti (che le analisi di laboratorio hanno poi indicato come non conformi alle normative) sono finiti anche scarpe (quelle non certificate possono contenere cromo, usato per trattare alcune pelli, che può essere nocivo), giocattoli e materiale elettrico.
“Abbiamo trovato in diversi casi magazzini vuoti in cui venivano realizzati falsi professionali”, dichiara il Comandante della Polizia Locale di Genova Gianluca Giurato, “e quando il sindaco Bucci si è insediato, nel 2017, ha ereditato una grave situazione per cui c’erano i marciapiedi pieni di merce illegale; per fortuna, ora, non è più così. Ora i venditori di merce contraffatta espongono poca merce e mostrano la restante attraverso immagini sul cellulare; abbiamo sequestrato farmaci e altre cose pericolose tra cui giocattoli con pezzi che si staccavano e prese elettriche non conformi alle leggi comunitarie presenti soprattutto nelle luci natalizie. Alla base di questi traffici vi è la criminalità organizzata e nel 2021 abbiamo aderito ad un progetto realizzato dalla città di Milano in collaborazione con ANCI e chiamato “Nella rete del falso” che permette lo scambio di esperienze tanto che alcuni agenti milanesi sono venuti qui e alcuni di noi sono andati a Milano; abbiamo fatto numeri alti con 110.000 pezzi sequestrati, 30.000 occhiali con un falso marchio CE che sono pericolosi per gli occhi e ben 85 chilogrammi di sacchetti non conformi”.
Parole simili da parte dell’assessore alla sicurezza Giorgio Viale :”Con Milano abbiamo avviato una collaborazione importante ma il lavoro degli agenti è sempre di più fondamentale; il lavoro delle forze dell’ordine agisce soprattutto in tre campi d’azione : la tutela del consumatore, la salvaguardia del commercio legale e la tutela dell’economia nazionale. Ringrazio gli agenti specializzati in questo settore dicendo che così si ritirano dal mercato prodotti pericolosi per la salute, si tutela la grande risorsa del Made in Italy e si rispettano le attività commerciali legali; i venditori abusivi fanno concorrenza sleale a chi paga le tasse e questi ultimi devono essere tutelati. Abbiamo effettuato molti sequestri di merci e chiuso laboratori abusivi presenti soprattutto nel centro storico in cui erano impiegati lavoratori irregolari; i nostri magazzini sono pieni di merce contraffatta tra cui occhiali non certificati e pericolosi e sacchetti realizzati con materiali non a norma. A Genova è stato sottoscritto un accordo per cui i materiali alimentari sequestrati vengono donati ad associazioni benefiche della città; qualche giorno fa è stata sequestrata la merce ad un camion di ortofrutta abusivo ed è stata donata alla Comunità di San Benedetto al Porto. Il progetto di ANCI in collaborazione con Milano prevede una particolare attenzione per la contraffazione del settore del tessile; abbiamo vinto il bando, istruito gli operatori e acquistato macchinari che permettono di riconoscere ed individuare i falsi”.

“Occorre un importante lavoro di sostegno alle attività commerciali legali dicendo anche alle persone di non acquistare dai venditori abusivi; viene svolto un importante lavoro con un forte valore che deve continuare soprattutto per tutelare chi lavora legalmente. Ora che si avvicina la stagione estiva tutto ciò è fondamentale anche per garantire la legalità con la ripresa del turismo; l’abusivismo è un peccato grave e oggi è fondamentale tutelare il commercio legale. E’necessario altresì tutelare chi acquista ed i venditori ambulanti con regolare licenza”, conclude Paola Bordilli, assessore al commercio del comune di Genova.

SELENA BORGNA

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