COMPLOTTISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!

La faglia che divide i  no vax dai pro vax e che corre non solo lungo la nostra amata (?) Penisola ma anche nel Nuovo e nel Vecchio continente, si fa con il passare nemmeno dei mesi e degli anni ma dei giorni sempre più profonda. Vediamo quello che succede a Trieste, a Genova, a Bologna, a Milano, a Roma e in altre città ( meno che a Livorno, dove i portuali hanno decisamente respinto i no vax e i tentativi di infiltrazioni neofasciste, neonaziste e anarco-insurrezionaliste) e aumenta nella maggioranza del popolo italiano la preoccupazione per il mantenimento della pace sociale e per il futuro del lavoro in sicurezza e conseguente ripresa economica post Covid-19 e sue varianti. Ma come si è arrivati a questa pericolosa situazione di guerra civile solo (almeno per ora, malgrado le velleità sovversive di Forza Nuova, CasaPound, Lealtà e Azione e altre schegge della cosiddetta “galassia nera”) ideologica che non sembra avere uno sbocco e che non fa certamente bene a nessuno? Il casus belli è stato l’obbligo  per decreto legge del green pass o passaporto sanitario che attesti l’avvenuta vaccinazione.

Contro questo obbligo si sono levate, oltre alle prevedibili proteste delle forze politiche di opposizione e delle confederazioni sindacali (almeno in un primo tempo), anche le autorevoli voci di intellettuali prestigiosi come i filosofi Giorgio Agamben e Massimo Cacciari e di storici come Alessandro Barbero, per ricordare le prime che mi vengono in mente, preoccupati per la deriva emergenziale che da tempo caratterizza la politica italiana e della quale non si vede, ad oggi, la fine, con tutti i rischi immaginabili  per la tenuta democratica della Repubblica, chiaramente ormai   parlamentare di diritto ma semipresidenziale di fatto.

Fanzaga e Viganò

In questo clima già abbastanza turbolento in cui prosperano i seminatori di discordie disseminati ovunque, anche nella forze dell’ordine, tra i medici e gli operatori sanitari e persino nella Chiesa cattolica, dove non mancano preti no vax come il mitico direttore di Radio Maria, don Livio Fanzaga, sicuro che questa pandemia è voluta da Dio per punire i peccati di un’umanità edonista e materialista, più dedita  al vil guadagno e ai piaceri perversi e contronatura che a cospargersi il capo di cenere in segno di pentimento e di conversione; monsignori come il supercomplottista Carlo Maria Viganò, già Nunzio apostolico negli Stati Uniti, fanatico sostenitore di Trump e demonizzatore di Biden, fiero avversario di papa Francesco, accusato di essersi piegato a servire il principe di questo mondo, cioè il diavolo, e per la sua colpevole acquiescenza alla comunità scientifica mondiale che  raccomanda  la vaccinazione di massa per uscire dalla pandemia, mentre è evidente che si tratta di un complotto planetario delle élite economico-finanziarie mondiali, divenute, più o meno coscientemente,  strumento del demonio per sottomettere tutta la popolazione, prima alla dittatura sanitaria e poi a quella politica prossima ventura; personaggi televisivi affetti da forme acute di narcisismo secondario come l’onnipresente Vittorio Sgarbi, improvvisatosi esperto di virus e di vaccini; lo psichiatra, teologo e vescovo dell’inesistente chiesa ortodossa italiana, giustamente  sospeso dall’ordine, Alessandro Meluzzi, ammiratore di monsignor Viganò (il che basta a qualificare, o meglio, a squalificare il personaggio); il filosofo con il dito perennemente alzato, diventato anch’esso una presenza assidua nei salotti televisivi, che parla come un libro stampato contro “l’infame tessera verde” discriminatoria e liberticida, avrete capito che si tratta di Diego Fusaro, molto attivo anche  su Facebook; di altri, come la pletora dei medici no vax che propongono cure alternative ‘fai da te’,  non merita parlare, non ti curar di lor ma guarda e passa.

Barbero, Cacciari e Meluzzi

Ciò precisato,   intendo invece parlare di un intellettuale, già Consigliere di Amministrazione della Rai in quota Cinque Stelle, che conosco bene perché siamo stati studenti entrambi alla vecchia Facoltà di Magistero in Salita Monte Grappa a Genova, nei gloriosi anni Sessanta, quelli della grande contestazione e del movimento studentesco, e poi colleghi quando insegnavamo alle Scuole Elementari di Varazze, negli anni Settanta, del mio concittadino  più famoso, dopo Fabio Fazio, idest Carlo Freccero: leggo ora con qualche stupore che è firmatario, insieme al giurista e docente universitario no vax noto per i suoi atti di disobbedienza civile (neanche fossimo in un regime di apartheid) Ugo Mattei, di una proposta di referendum per l’abolizione del green pass, motivandola in una lettera a La Stampa in questo modo: “Il mio ruolo è quello di esperto della comunicazione, in quanto tale, non ho potuto fare a meno di rilevare la massiccia campagna di propaganda e disinformazione condotta dai media mainstream con una unanimità che non ha precedenti nella storia del paese. Il referendum è un’occasione per avere accesso a spazi istituzionali e per far arrivare i nostri argomenti all’elettorato. Dopodiché i cittadini decideranno liberamente e non sotto la pressione della paura innescata dalla pandemia”. Secondo Freccero, Draghi e il suo Governo si sono comportati in maniera scorretta, violando il patto tra istituzioni e popolo. (da ‘Filodiritto’ online, 20 settembre 2021), quindi ribellarsi è giusto.

Il mio stupore è aumentato quando, alla stregua di monsignor Viganò e dei più improbabili complottisti e negazionisti, ho letto che ritiene suo preciso dovere combattere contro “The Great Reset”, la Grande Ristrutturazione, altrimenti detta  “Cabala dei poteri forti”. Ma in che cosa consiste, propriamente parlando, questo Great Reset? Si tratta di una proposta  del World Economic Forum (WEF), presentata nel maggio 2020 dal principe Carlo di Galles e dall’economista tedesco  Klaus Schwab, per un assetto economico sostenibile nel post pandemia.

Messora, Becchi e Draghi

Idea di un piano per riformare l’economia mondiale messa in ginocchio dalla pandemia è stata interpretata dai complottisti come la prova provata del tentativo delle élite di instaurare il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale, diventando così una delle tante teorie del complotto sulla quale giurano, oltre a personaggi più o meno folkloristici e credibili come il pubblicista romano Cesare Sacchetti, il docente genovese di Filosofia del Diritto nonché blogger Paolo Becchi; la ex leghista siciliana Patrizia Rametta, il blogger Claudio Messora, molto seguito in rete il suo blog Byoblu, a cui collabora, guarda caso, la vice questore no green pass, ora sospesa, Alessandra Schilirò; l’attuale senatore del M5S Elio Lannutti e altri personaggi “fuori dal coro” in cerca del loro quarto d’ora di celebrità) gli affiliati al movimento di estrema destra QAnon, nella cui delirante narrativa l’idea del Great Reset è messa insieme a ad altre come quella sull’ adrenocromo, fantomatica droga delle élite estratta dai bambini nel corso di riti pedo-satanici.

Carlo Freccero

Non riesco a capacitarmi di questa deriva complottista del mio vecchio compagno di studi e collega assurto ai vertici degli organigrammi televisivi italiani e anche, per un certo periodo,  francesi. Ieri sera l’ho visto in qualità di ospite a “Piazza pulita” e, dico la verità, mi ha dato l’impressione di una personalità con problematiche caratteriali, un po’ come quella di Massimo Cacciari: a un certo punto si è messo a gridare come un ossesso esasperato dalle obiezioni, secondo lui banali, postegli da Corrado Formigli e da Myrta Merlino anch’essa ospite in studio, peraltro inciampando poi sulla questione non irrilevante del numero dei morti per Covid-19 nello scorso anno, quindi prima che fossero disponibili i vaccini.. Carlo, ti prego, torna in te stesso, se sei ancora in tempo!

 Fulvio Sguerso

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