Come si può allenare l’immunità

PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo
Da Il Letimbro

Come si può allenare l’immunità

 

PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo
 Come si può allenare l’immunità 
 

  

A metà settembre è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine, il più autorevole giornale di medicina a livello internazionale, come sanno coloro che leggono questa rubrica, un articolo firmato dal professor Alberto Mantovani che è lo scienziato italiano più citato nel mondo. L’accoppiata di queste due eccellenze rendo- no l’articolo particolarmente degno di attenzione. Gli autori (il testo è infatti firmato anche da Mihai G Netea, altra autorità a livello mondiale) spiegano che l’immunità innata, una delle linee di difesa che il nostro organismo ha contro le infezioni, affidata a tipi diversi di cellule, può essere allenata. L’osservazione viene da lontano, da molto tempo infatti i medici avevano osservato che le persone vaccinate contro la tubercolosi erano più resistenti verso altri tipi di infezioni, diverse, rispetto a coloro che non lo erano. L’allenamento della immunità innata conferisce al nostro organismo un’aumentata capacità di resistere alle infezioni, compresa quella da Sars-Cov2. La spiegazione data nell’articolo è complessa e non facile da spiegare ma sono le conclusioni quelle che ci interessano. Gli autori ci- tano il fatto che tutti abbiamo osservato durante la recente pandemia da Covid19: i bambini sottoposti da poco tempo ad un intenso programma di vaccinazioni contro malattie che nulla hanno a che fare con il coronavirus sono relativamente resistenti e se si infettano, sono, nella maggior parte dei casi, asintomatici.

Alla luce di queste autorevolissime considerazioni di due fra i più importanti scienziati in materia, la raccomandazione che tutte le autorità sanitarie stanno facendo in questo momento di vaccinarci contro l’influenza assume una importanza ancora maggiore. In primo luogo le persone vaccinate contro l’influenza non avranno quei sintomi (febbre, mal di gola, tosse…) che di questi tempi fanno subito pensare al Covid 19 e quindi diminuirà di molto l’impegno improprio dei medici di famiglia e degli ospedali che potranno dedicarsi solo a chi ha davvero probabilità di aver contratto un’infezione da Sars-Cov2. Va inoltre ricordato che il virus influenzale, per molto tempo durante e dopo l’infezione, abbassa le difese dell’organismo rendendolo molto più attaccabile da altri virus o batteri. Ricordiamo che coloro che muoiono di influenza vengono quasi sempre uccisi dalle complicanze infettive dell’influenza, in primo luogo le polmoniti: quest’anno quindi, l’influenza potrebbe sguarnire le nostre difese contro il più temibile Covid19.

Tuttavia la cosa più importante, come afferma il professor Mantovani, è che vaccinandoci contro l’influenza alleneremo le nostre difese immunitarie che risponderanno in modo più efficace nella malaugurata ipotesi che dovessimo incontrare il coronavirus. Ricordo che la circolare emanata dal Ministero della salute è categorica: Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino. La vaccinazione è già offerta gratuitamente a tutti i bambi- ni e adolescenti sani in paesi come Usa, Canada, Regno Unito nonché da alcuni paesi dell’Ue (Austria, Finlandia, Lettonia, Slovacchia). Ci sono inoltre, altri paesi euro- pei che la raccomandano, ma non la offrono gratuitamente (Malta, Polonia, Slovenia). Tutti gli altri paesi la racco- mandano e la offrono gratuitamente a partire dai 6 mesi di età solo ad alcune categorie a rischio.

 

 Dott. Giorgio Menardo da IL Letimbro

 

 

 In edicola il numero di Novembre

 

 

 

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