Come si distrugge Savona

COME SI DISTRUGGE UNA CITTA’:
 prendiamo ad esempio…. SAVONA

COME SI DISTRUGGE UNA CITTA’:
 prendiamo ad esempio…. SAVONA

Si può operare in vari modi :

1)  Facendola  bombardare),  e i risultati li abbiamo visti,  concludersi felicemente ( per i bombardieri )  nei lontani anni ’45!

2)  Ghettizzandola, e ci siamo riusciti dagli anni ’50 in avanti progettando le varie 167 (edilizia popolare)!

Vedi la Chiavella (piazzale Moroni) ove  abbiamo infatti a dimostrato come si può  distruggere la vivibilità di un paio di colline, con  enormi quartieri colmi di caseggiati privi di ogni senso estetico e pratico, senza reali possibilità di comunicazioni viarie e pedonali, senza balconi vivibili, con pochi parcheggi, senza negozi e locali di aggregazione (come da anni anche i nostri giornali commentano con grande partecipazione, senza mai naturalmente individuare i motivi di questi fatti e le futuribili soluzioni) !

Mio malgrado ho partecipato anch’io a progettare queste ignominie,…. domandando timidamente agli estensori incaricati per cui lavoravo, (vedi il compianto, arch. Emanuele Godone),  come mai?…. si dovevano rispettare sia gli alberi che gli arbusti esistenti, arroccando  case, strade e servizi distruggendo così  per sempre la vivibilità di  zone importanti , bellissime, a due passi dal mare, che qualsiasi “muratore “ avrebbe “spianato” prima di edificarvi le sue necessità di vita ?!

Ma avevo poco più di vent’anni e chi mi stava a sentire?

Mi si diceva che i “PILOTY” ( una selva di pilastri lasciati vuoti ed aerei al piano terra, era una nuova conquista del domani progettuale) e che i negozi sarebbero  stati costituiti da futuri “centri commerciali, sempre  sull’ intoccato e impervio andamento collinare, come le strade, i parcheggi, i percorsi, ed i servizi ”!!!…..

 

I  risultati  sono tristemente, noti a tutti noi!  

 

Vedi la “Fontanassa”, ove affrontando il problema di questo comparto sempre collinare,  con un altro mio grande e compianto amico arch. Marcello Fusconi ci siamo ritrovati con le stesse imposizioni di assoluto  rispetto di curve di livello impossibili, come purtroppo è la maggior parte del nostro territorio, per cui con mesti e ironici sorrisi, abbiamo tentato con scarsi risultati, rimedi del tutto comunque puerili. …….. E sempre a ridosso dell’ Autostrada dei Fiori abbiamo creato un altro complesso decisamente invivibile!

Sempre con un altro comparto sito tra Corso Svizzera e l’ Autostrada siamo riusciti a superarci… e non era facile! Sulla scia dei tristi risultati precedenti, sempre su terreni meravigliosi a due passi dal mare, abbiamo  schiaffato, mantenendo scrupolosamente il rispetto dei nostri tortuosi episodi collinari, un altro mostruoso complesso che residenti e cittadini Savonesi tutti, hanno ribattezzato con l’ironia che non ci manca :

 “La Collina dei Conigli”!!!..  e qui non ho partecipato !!

Interessante sarebbe sapere che cosa ne pensano i progettisti e gli estensori della definizione popolare di  queste penultime porcherie, e che cosa scriverebbero a giustificazione di iniziative così traumatiche, da essere giudicate così pesantemente da un popolo stufo e certamente ormai, men che Sovrano!     

 

Con l’esperienza acquisita e constatato che nessuno fiata, se non scherzosamente dalla tristezza, su questi nostri misfatti urbanistici, ci siamo dedicati  quindi …ai grandi complessi residenziali…e:

3) Operando con Varianti (nel solito e sempre tragico modo) ottenendo  risultati, anche qui come vedremo, che hanno raggiunto il loro apice assolutamente disgustoso.

 Abbandonati i “PILOTY” , e recepito che, politicamente i parcheggi “devono essere sotterranei”, con allucinanti varianti al nostro vecchio e stantio Piano Regolatore Intercomunale Savonese redatto nel 1962,  approvato in deroga nel 1967, e valido tutt’ora,… abbiamo proceduto. 

Si è iniziato con le nostre “Ammiraglie”, centomila metri cubi di uffici e residenze che essendo stati dotati di un esteso ed orizzontale  piano parcheggi  a lato del  livello stradale di Corso Ricci, oltre a non godere mai più di alberi ombrosi,( che non è assolutamente un problema per gli estensori ) hanno il loro parcheggio costantemente allagato (che è il grande, vero, unico, irresolvibile problema per loro )!!!

Il popolo “Savonese”, dovrebbe sapere a questo punto che i box interrati sono si, meravigliosi PER PROGETTISTI E IMPRESE, in quanto oltre a nascondere vetture , nascondono anche i volumi di contenimento delle stesse, ma il vero problema è che,….sulla piastra di chiusura a loro superiore, non si potranno mai più “piantare” vegetazioni  ombrose o meglio alberi che ripropongano quel verde caro a tutti, come le passeggiate sotto i loro percorsi!

Ed il nostro “popolo”  sa perfettamente che gli alberi contribuiscono non solo a migliorare la qualità dell’aria, ma creano un microclima che aiuta a risolvere il problema dell’afa estiva; e sa anche, che se volessimo piantare alberi su due metri di terra, questi crescerebbero stentati, lentamente, e “non sarebbero mai simili a quelli attuali” esistenti nella  zona ottocentesca della nostra città,……. neanche fra cinquant’anni!

E tentiamo di SALVARE allora ANCHE LE NOSTRE attuali PIAZZE !!!….da quelle assurde PRETESE DI INTERRAMENTI CATASTROFICI, che ci vengono REGOLARMENTE RIPROPOSTI OGNI CINQUE O SEI ANNI ( da personaggi che a dire il vero si sono sempre poi, sino ad ora, defilati sommessamente e fortunatamente, solo…per gli enormi costi di tali inutili, ridicole, e dannose opere ) !!!

 

Via Paleocapa

Considerato inoltre il fatto che Savona sorge su di un piano ben poco superiore al livello del mare e che quindi conviene rialzare il cosidetto “piano di campagna” (che dovrebbe coincidere con il piano di scorrimento stradale  vedi la nostra Savona ottocentesca via Paleocapa e così via) per non aver problemi di infiltrazioni d’acqua, ci ritroviamo con  impensabili scalinate,  con enormi tappeti di verde inclinati, assolati ed assetati, impercorribili,  interrotti da improbabili grigliate di aerazione, a tal guisa da rammentarci gli ingressi di templi religiosi!

 

Ma un edificio residenziale dovrebbe differenziarsi  da un edificio religioso, che normalmente si progetta  sempre rialzato rispetto al piano stradale,in quanto non necessitando né di parcheggi sotterranei, né di altre infrastrutture,  può ospitare attorno a sé, tutto il verde che  vuole,…… alberato ed attrezzato, elevandolo così alla sua naturale tradizione!

E’ evidente che se costruisci un grattacielo , vuoi porre le auto al suo di sotto e sei in riva al mare, dovresti sotterrare cinque o sei piani di livelli a box.

Ma ciò diventa molto costoso e a volte impossibile ……

Mentre  con una enorme  piastra di un piano  rialzato spendi molto meno, incassi molti più danari,…. e anche se distruggi scientemente  una………  CITTA’!!!… (LA MIA) ….visto che nessuno ti dice nulla,…mai,…. anzi! 

Corso Tardy & Benech, lato fiume Letimbro,  compianto arch. Nico Campora amico mio, anche se a Limone mi ha portato via una stupenda francesina, viale alberato su strada di scorrimento, portici a livello stradale  di Corso Ricci e  costruzione molto piacevole.

Così si imposta un quartiere vivibile,  e,  anche se al di sopra ci fosse un grattacielo la situazione a piano – terra così trattata, sarebbe sempre e volutamente  senz’altro sostenibile!!!…

Le auto ?…… In  silos di 10 piani fuori terra  come fanno a risparmio tutte le altre nazioni europee,……… con i fiori alle finestre a mo’ di : “condominio”!!

Tutto questo eviterebbe la visione di inconcepibili  costruzioni piazzate su enormi piastre arroventate, che non potranno mai più avere alberi ombrosi nel loro contesto, che tramandino una possibilità di vita anche solo normale.

Ormai  ci hanno abituati a vedere questi complessi da lontano, in  paesaggi che ricordano i fumetti della nostra gioventù ove immaginarie e fredde stazioni spaziali  ci venivano proposte nella loro spettralità, dipingendone gli abitanti come dei maniaci distruttori del nostro pianeta.

I nostri distruttori,…….tra l’altro ben pagati, ce li siamo così andati a cercare a Genova e in Spagna vedi arch. Gambaciani e Bofill che con le loro sopraelevate “piastre incandescenti” ci hanno riconsegnato porzioni di città con  problemi mai più risolvibili, e con troppe riconoscenze giornalistiche che ci fanno sospettare connivenze inspiegabili quanto inaspettate !!

Tra poco sarò anch’io un compianto come i miei amici Emanuele, Marcello, Nico, e proprio per questo desidero ricordare ai Savonesi tutti, che molti di noi hanno tentato invano di interrompere con le loro opere il flusso preordinato di distruzione del territorio ove siamo nati, ma; con Piani Regolatori e Leggi Regionali che permettono tutto e il contrario di tutto solo a personaggi di cui non ho mai conosciuto e non voglio conoscere l’estrazione tecnico – sociale; persone normali come noi, anche se brave possono fare ben poco! …… anzi niente!!

La crescita  non si fa per Decreto” !! Giusto !!… ma, non si può fare neanche con Piani Regolatori che hanno 50 anni, predisposti da giovanotti ormai ottuagenari (che sanno, senza mai riconoscerlo, di aver sbagliato tutto), né con “Varianti” progettate da altri  poveracci profumatamente pagati, che ti piazzano nel porto di Finale Ligure e nella così – detta “passeggiata” di Bergeggi sequenze di aiuole alte un metro, con un verde incomprensibile, arroventato, miserabile quanto inutile e costoso, distruggendo  per sempre la possibilità di     “copiare i paesaggi ombrosi”…….. di un……“verde semplicemente e necessariamente alberato ”…. come decantano le agenzie turistiche di tutto il Mondo.

Spaventoso diventa così il brancolare di “tutti i nostri politici” che dichiarano senza tregua nel merito delle “Manovre” : “occorrono misure correttive vere e reali !!” , “occorre una progettualità economica!! per dare sviluppo e lavoro ai nostri giovani, ai precari, ai disoccupati tutti, a chi sta per perdere il lavoro”.

Ma!.…. nessuno dice MAI! Che le “misure correttive vere e reali” devono risiedere nella correzione di Piani Regolatori ove appunto la “progettualità economica”  è ingessata da anni, da una progettualità chimico – industriale (anni ’60) obsoleta e fallimentare, che è stata sostituita sino ad ora, solo da Varianti che prevedono case di civile abitazione, uffici,  parcheggi, o centri commerciali,……………… DI CUI NESSUNO COMPRENDE LA NECESSITA’!!!

NESSUNO  di loro accenna dove dovrebbe risiedere questa “progettualità economica”.

“Progettualità economica” che tutti noi, dopo l’ansioso e puerile balbettare politico, ci aspetteremmo  da Draghi, o dalla Marcegaglia, o da Debenedetti, o da Marchionne, o da Luca di Montezemolo, o anche dallo stesso Berlusconi …… invece tutti zitti ……. o meglio ripetono anche loro, all’infinito, che occorre una “progettualità economica” SENZA MAI DIRE QUALE!!!!

E questo perchè nessuno di loro ha mai progettato un Piano Regolatore, per cui tutti  non  riuscendo a capirne l’importanza manco ne parlano, e,  proprio in virtù delle loro competenze troppo settoriali, lontane anni luce da quello che farebbe “l’homo sapiens” con i suoi quattrini,  “pontificano” senza MAI concludere il DA FARSI !!!         

 IN ITALIA OCCORRE RIFARE TUTTI I …….“PIANI REGOLATORI” !!!! 

Quelli esistenti non “regolano” un bel niente, non prevedono né “ Sviluppo”, né  “Produzione”, né “ Incremento del  Lavoro”,…… lasciando liberi di operare professionisti incapaci, e soggetti attuatori in completa malafede, oltre che in completa combutta politica da tempo ormai immemorabile!!  

 

Savona  10/sett./2011                                              Guido Luccini

                 

lucciniguido@libero.it    

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