Cinema: Strade perdute

  1. Strade perdute. Regia di David Lynch. Drammatico, onirico…

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Quando la retta via viene smarrita…

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David Lynch si conferma poeta del …cinema, l’indefinito è la chiave per intendere il suo modo di narrare, tra metafore che rimandano all’oscurità della mente anche quando questa sembra avere ciò che occorre per soddisfare il desiderio, all’atto isterico in forma brutale mosso da pulsioni che sembrano voler sfuggire alle misteriose gabbie psichiche imposte dalla civiltà…

Un mondo comunicato con la forza degli estremi, per imporre all’attenzione dello spettatore ciò che nella normalità della vita quotidiana è presente ma non si osa esprimere, pena la caduta nella prigionia che l’occhio nevrotico dell’altro imbastisce per creare un’atmosfera di vergogna, antidoto della follia…

Strade perdute, quelle che la costante della forza desiderante ha percorso inutilmente, abbandonandole a vantaggio dell’ignoto, del mistero della psiche umana percepito finalmente come risorsa che dà senso alla ricerca infinita…

Capolavoro psichico che osa mettere in campo un inconscio aperto.

Film ignorato da pubblico e critica, proprio come Lynch si aspettava e forse inconsciamente auspicava…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

 

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