Cinema: Manina ragazza senza veli
Manina ragazza senza veli (Manina, la fille sans voiles) è un film del 1952 diretto da Willy Rozier

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film
Commento con spoiler
Ad una conferenza Gérard Morère è attratto da un discorso presumibilmente fantasioso, ma in cui lui crede. Esso racconta del naufragio di un naviglio fenicio, avvenuto in una antichità non ben precisata, contenente un carico di monete di immenso valore. Quest’ultime sistemate in anfore di terracotta. Il presunto naufragio sembra sia avvenuto al largo dell’isola di Lavezzi

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Durante una vacanza, trascorsa in quel luogo non molto tempo prima, Gérard aveva effettivamente rinvenuto, sul fondale di quelle acque, un’anfora fenicia. Conseguentemente ora il suo intento è di ritornare in quel mare e cercare altre anfore, per verificare la veridicità o meno delle informazioni acquisite nella conferenza.
L’impresa ha un costo economico rilevante, cosa che costringe Gerard a far patti, per ottenere il finanziamento, con il contrabbandiere Éric, promettendogli parte del tesoro.
Giunti a Lavezzi, le ricerche del tesoro nei primi giorni risultano infruttuosi. Ma Gérard, Éric e il marinaio Marcel, fanno amicizia con la bella Manina, la diciottenne figlia del guardiano del faro. I modi di Gérard, gentili e romantici fanno presa su Manina, che ne accetta la corte iniziando con lui un rapporto d’amore coinvolgente.
Col passare dei giorni a un certo punto diverse anfore vengono ritrovate sul fondo marino. Occorre però verificare la presenza o meno delle monete al loro interno. Éric però viene meno al patto con Gerard, anche perché geloso della relazione in corso tra Gerard e Manin, e caricate le anfore abbandona l’isola senza Gerard.
L’ imbarcazione di Éric però ha un misterioso naufragio presso le vicine coste sarde, e il carico ritorna negli abissi.
Film romantico, con un codice etico rigido che manda all’inferno i colpevoli e al limbo chi sognava una ricchezza appropriabile con una notevole fatica di lavoro e con una onesta contrattualità col socio, ma del tutto indebita come diritto del mare.
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)