Cinema: Lo sceicco bianco
RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Lo sceicco bianco |
RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Lo sceicco bianco |
It. 1952 Durata: 85′ Fotografia BN
Due sposini, Wanda (Bovo) e il marito (Trieste) vanno in viaggio di nozze a Roma. Lei si isola per fare il bagno caldo in un locale dell’Albergo fuori dalla stanza, dopo di ché fugge in via 24 maggio per far visita all’eroe dei suoi sogni conosciuto nei fotoromanzi: Lo sceicco bianco (un eccezionale Alberto Sordi) e consegnarli un ritratto del personaggio stesso fatto a carboncino. Finirà in una generale delusione: conoscerà ciò che stava dietro il personaggio, un uomo volgare, seduttore da strapazzo, succube di una moglie autoritaria e ignorante. E il cast che costruiva le scene da fotoromanzo, si rivelerà essere solo un gruppo di disperati sempre prossimi alla fame, privi di arte, intenti a mettere in pratica le trame-romanzo da sogno più stereotipate. Alla fine sarà il marito il vincente, sincero e leale, su cui lei ritornerà a investire immaginazione e progetti da sogno, finendo per dirgli: “sei tu il mio sceicco bianco”. 1° film di F. Fellini con la piena responsabilità della regia. Un A. Sordi stellare che dimostra la sua straordinaria capacità di calarsi senza problemi in ogni personaggio propostogli, dando tono al film, rivitalizzandolo spontaneamente di attenzioni intense in ogni scena in cui appare.
Una Roma popolare folle e visionaria come mai, ignara del miracolo economico imminente, che distruggerà ogni cultura locale, suscitando forti immigrazioni interne…
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