Cinema: La notte dei morti viventi  

La notte dei morti viventi  

Locandina tratta da amazon.it che vende il film

Anno: 1968
Genere: horror (bianco e nero)
Regia: George A. Romeo
Durata: 96 minuti
Cast: Duane Jones, Judith O’Dea, Karl Hardman…
Produzione: USA

 Nuovo capostipite di un genere horror innovativo che durerà per imitazione fino agli inizi del terzo millennio, questo film di A. Romero è indubbiamente frutto di idee di buon spessore narrativo, messe in pratica con abile professionalità e che favorisce libertà interpretative alimentate da un pregevole gioco di ellissi (omissioni retoriche), presenti qua e là nello scorrere drammatico della trama.

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Si potrebbero quindi immaginare gli Zombie, perché no, anche come metafora politica della questione dell’assuefazione dei cittadini al potere politico più negativo, tipico delle società occidentali democratiche, compreso l’America. Una assuefazione del cittadino, sia mentale che fisica,  che lo rende uno zombie docile ma pericolosamente frustrato, abituato com’è a conformarsi  passivamente ai messaggi propagandistici virulenti, falsi, provenienti via via  dai vari governi in carica.

Per forza di cose  quel cittadino si adatterà ad ogni tipo di ingiustizia che sperimenta nelle istituzioni economiche, sanitarie e tecnologiche; la sua rinuncia lo renderà mite e timido, volgarizzandolo, là dove invece il suo istinto soggiacerà e lavorerà tramite i meccanismi di formazione sintomatica sviluppati dal lavoro dell’inconscio mosso da una pulsione di vendetta.

Lo Zombie allora rappresenterà l’inconscio in azione, privo del controllo dell’Io che aveva da vivo, esso distruggerà quanto di vitale, di gaio, di prolifico è stato a lui impedito nella sua esistenza.

Capolavoro di a. Romero anche per ritmo e credibilità figurativa dei volti e posturale degli Zombie…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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