La governante (The Governess) è un film romantico del 1998 diretto da Sandra Goldbacher.

Locandina tratta da amazon.it che vende il film

Attenzione commento con spoiler

 Nella Londra del XIX secolo, alle soglie dell’invenzione della fotografia, una bella ragazza di origine italo-ebraica, Rosina Da Silva, dopo la morte del padre, ucciso per debiti, deve contribuire al sostentamento proprio e della sua famiglia.

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La donna nasconde buona parte del suo vero sfortunato passato per farsi assumere come governante dalla ricca famiglia scozzese dei Cavendish, residente presso l’isola di Skye, nelle Ebridi.

Rosina Da Silva attratta dalle scoperte scientifiche che caratterizzano l’epoca che sta vivendo, e attenta al progredire delle ricerche sullo sviluppo stampato delle immagini  che si ottengono dentro la Camera oscura, entra subito in sintonia con Charles Cavendish ricercatore prossimo a sviluppare le prime fotografie su carta. Egli sarà il suo datore di lavoro ma anche amico di ricerca scientifica.

Tra i due nasce un rapporto sempre più profondo, che però diventa  via via turbolento a causa del sopraggiungere di desideri erotici. A quel punto la relazione a due sarà dominata dall’intelligenza e dalla volontà di Rosina, in quanto sarà lei a scoprire l’elemento chimico che consentirà lo sviluppo su carta, delle immagini della Camera oscura.

Riuscirà Rosina a trarre profitto e riconoscenza nel tempo per la sua geniale intuizione scientifica?

Film con un’ottima sceneggiatura che riesce a rendere credibile sia la complessità di un rapporto tra due amanti, con tutte le crisi e i piaceri scissionistici della psiche che lo caratterizza, sia la potenza dei simboli legati alla tradizione familiare dell’ottocento che finiscono a un certo punto per prevalere su ogni trasgressione di piacere, compiuta dai suoi componenti, ripristinando le sicurezze che la famiglia elargisce.

Recitazione riuscita, con una regia di buona professionalità. Fotografia dei primi piani eccelsa.

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)