Cinema: Il nome della rosa
RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
IL NOME DELLA ROSA
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RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
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Il nome della rosa
Il nome della rosa è un thriller fanta-evangelico italo-franco-tedesco del 1986, con regia di Jean-Jacques Annaud. Con sceneggiatura di Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin e Alain Godard, il film si è ispirato al romanzo di Umberto Eco del 1980 Il nome della rosa. Sottile ironia e presa in giro delle contraddizioni di fede del mondo monastico del 14° secolo nel Nord Italia, come dal libro dell’ateo-colto Umberto Eco. Un film molto metaforico con atmosfere assolutamente non realistiche legate per lo più alla soggettività atea dell’autore, prive quindi di quel reale costume di fede da cui sarebbe scaturito un film thriller molto diverso. Un giudizio oggettivo su questo film (molto discusso e di indubbio successo anche popolare) è praticamente impossibile in quanto i personaggi rappresentano psicologie atee di fondo rivestite di un costume monastico di facciata, manca la vera atmosfera mistica e liturgica che dà la fede cristiana in Dio: sia nel passato che nel presente. Umberto Eco e il regista Annaud hanno proiettato sul mondo religioso, divertendosi, i loro fantasmi atei colti ma pregiudiziali rimanendo molto lontani da ciò che la fede cristiana da sempre forma nelle menti dei fedeli.
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