Cinema: Il dottor Stranamore,
Il dottor Stranamore, 1964, regia di Stanley Kubrick, con Peter Seller, George C. Scott, Sterling Hayden, Peter Bull, commedia/guerra, durata 1 ora e 35 minuti. Paese di produzione Gran Bretagna.

Locandina tratta da amazon.it che vende il film
Un generale americano, maniaco depressivo non diagnosticato ufficialmente, di nome Ripper, è intenzionato a bombardare la Russia con i B52, aerei armati di ordigni nucleari; l’uomo, che è fuori di testa, considera la Russia il male assoluto.

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Il presidente Usa tenta di fermarlo a tutti i costi, perché se ciò non avvenisse, si metterebbe automaticamente in moto un dispositivo denominato Fine di mondo, in grado di distruggere completamente la Terra.
La pazzia ha la meglio e i B52, dotati di missili nucleari, a un certo punto partono … riuscirà il Presidente a farli tornare indietro evitando la catastrofe umanitaria? Il film è un capolavoro per tanti aspetti, non ultimo il fatto di avere un autore solo, Stanley Kubrick, regista indipendente, che proprio grazie a questa sua posizione di autonomia riesce a fare, sulla questione della guerra nucleare, un film sarcastico, ironico, sprezzante delle gerarchie dell’esercito Usa, cioè un’opera del tutto priva di condizionamenti, producendola là dove era possibile farla in quel modo voluto, ossia in Gran Bretagna.
Pellicola di gran ritmo, mai un calo di tensione, linguaggio fotografico sopra le righe, dialoghi memorabili, e scenari di grande spessore emotivo, quest’ultimi ricchi di paradossi in grado di comunicare efficacemente il caos di una situazione che andava facendosi via via sempre più drammatica, e che comunque racchiudeva una logica semplice, chiara, evidente, fonte di intensa paura, che era quella dell’incapacità dell’essere umano ad essere razionale fino in fondo…
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)