Cinema: Il confine dell’inganno

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO

Il confine dell’inganno

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Il confine dell’inganno

 

 Il confine dell’inganno, di John Fasano, con Cyntia Gibb, Nicole Munoz, Z. Santiago, produzione Usa, anno 2007, genere thriller, durata 88 minuti.

 Stati Uniti. Il piccolo aereo di linea su cui viaggiano Valerie, sua figlia di 13 anni Claire, e il passeggero Marcus, ha una avaria ai motori e finisce sulle montagne dello Yucon, il pilota muore a seguito di un disperato tentativo di atterraggio che vede a un certo punto l’aereo perdere le ali contro degli alberi e scomparire in una  fitta selva. 

 Valerie era attesa, nell’aeroporto d’arrivo,  dal suo nuovo fidanzato. I tre passeggeri sopravvivono senza particolari ferite, ma il  comportamento di Marcus appare via via sempre più strano. 

 Scattano i soccorsi, con due squadre, una a nord una a sud, a cui si accodano nella prima squadra, in un modo violentemente invasivo,  il fidanzato di Valerie (la donna è single) e due suoi energumeni amici. 

 Numerosi gli ostacoli per sopravvivere che incontreranno i tre superstiti, da una parte il pericolo rappresentato da un gigantesco orso incrociato in un momento per lui famelico, dall’altra i morsi del freddo cui trovano a stento parzialmente rimedio poco prima di abbandonarsi depressi a un destino mortale. E poi l’impossibilità per l’adolescente diabetica di prendere l’insulina, con la conseguenza  di entrare in coma da un momento all’altro, infine  i morsi della fame, della quale insufficienti appaiono i possibili rimedi reperibili tra i beni naturali che li circondano. 

 E quando finalmente una delle due squadre di soccorso li raggiunge, la madre e la figlia rimarranno perplessi, si troveranno  di fronte solo il fidanzato della donna con i suoi due amici dall’aspetto sinistro. Manca l’agente capo del gruppo di soccorso, perché? 

Inoltre l’adolescente ha appena scoperto che Marcus, allontanatosi nel bosco, è stato ucciso dai tre presunti soccorritori, il fatto tragico è stato visto compiersi dalla tredicenne che spiava di nascosto le loro mosse, Marcus doveva consegnare ai tre un prezioso documento legato ad affari con le multinazionali farmaceutiche, e ciò non è avvenuto. 

Il mistero si infittisce, e la vita delle due donne appare di nuovo in pericolo.

Film dalla parte delle donne, che nel racconto appaiono trasparenti, buone, vivaci, sincere, scrupolose e intelligenti anche nel servizio in divisa, in mezzo a uomini rozzi, ambigui, fallaci, egoisti, privi di scrupoli, prepotenti.

Meccanismo narrativo efficace anche se non sempre ben sostenuto dal ritmo richiesto dalla sceneggiatura. Linguaggio fotografico troppo spesso in primo piano, con effetto per lo spettatore di percezione finestraoccupata al centro: povera di ampiezza di campo.

         Biagio Giordano  

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