Cinema: Il bambino con il pigiama a righe
Il bambino con il pigiama a righe (The Boy in the Striped Pyjamas) GB-Usa,
2008, 93 minuti, regia di Mark Hermas con Asa Butterfield, David Thewlis, Jack Scanlon, Vera Farmiga.
Berlino, anni’40. Figlio di un gerarca nazista promosso direttore di un campo di concentramento, Bruno, 8 anni, si trasferisce con la famiglia nella nuova casa, una abitazione signorile fuori città, all’oscuro del fatto che l’alta recinzione presente nei pressi è una barriera di filo spinato racchiudente un lager.
Bruno soffre la solitudine del luogo, cerca di attenuarne gli effetti esplorando la zona. Un giorno trova un passaggio che favorisce il contatto con Shmuel, un coetaneo ebreo rinchiuso nel campo. I due fanno amicizia, al riparo dagli adulti, ignari che non potranno avere mai un futuro, nessuno dei due capisce il drammatico contesto esistenziale e sociale in cui sono inseriti.
Tratto dal romanzo omonimo dell’irlandese John Boyne, il film segue inizialmente i codici tradizionali, drammatici, del cinema sull’olocausto, per poi piegarsi sulla retorica delle favole che rende ancora più sorprendente e agghiacciante il reale del finale.
E’ un film sulla follia dell’Olocausto, sulla banalità e inutilità del razzismo. Un racconto mai tranquillizzante a tal punto da evitare un lieto epilogo. Visto e narrato da un punto di vista molto specifico: da quello di due bambini (macchina da presa sempre all’altezza dei bimbi), schietti, genuini, liberi da ogni forma di restrizione sociale e familiare, un ariano e un ebreo che non sanno nulla di segregazione, di disprezzo, di strage, di docce pronte a uccidere con il gas…
Fotografia rigorosa e glaciale di Benoit Delhomme.
E’ un film anche pedagogico, che non è piaciuto al grande pubblico perché non consola.
Appropriato per i ragazzi, ma consigliabile soprattutto agli adulti, quelli tentati dal potere per il potere. Successo di critica ma non di pubblico.
Chiesa Evangelica Metodista 26 novembre 2024
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)