CINEMA: Gli spietati

 
RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Gli spietati
Frequentemente in TV

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Frequentemente in TV
 

 Titolo Originale: UNFORGIVEN (Gli inesorabili)

Regia: Clint Eastwood
Interpreti: Clint Eastwood, Gene Hackman, Morgan Freeman, Richard Harris, Jaimz Woolvett
Durata: h 2.11
Nazionalità: USA 1992
Genere: western
Al cinema nel Settembre 1992
Recensione di Biagio Giordano
Frequentemente in TV

  Un ex killer con famiglia (Clint Eastwood),  ritiratosi da tempo dalla criminosa professione, accetta, dopo un certo tergiversare e comunque non solo per soldi, un nuovo incarico omicida dal chiaro sapore giustizialista. L’uomo è vedovo, con figli, ormai anziano, e si trova  in grosse difficoltà economiche.

 L’ex killer è profondamente dissociato, inquieto, lo tormenta il fatto di aver ucciso, in alcune circostanze particolari, più complesse e drammatiche del solito, donne e bambini.


La vedovanza gli pesa molto, finché sua moglie era in vita riusciva, con il suo aiuto affettivo, a tenere lontani certi ricordi, ma ora è continuamente ossessionato da quei fatti di sangue di cui si sente responsabile, e  sull’onda di un senso di colpa che non gli dà tregua  decide di riscattarsi da certi errori prendendosi carico di una missione  ad alto rischio per la sua vita: un’opera vendicativa a pagamento richiesta da una donna gravemente offesa.

Egli accetta l’incarico di recarsi con due compagni in una cittadina sperduta del west dove è avvenuto nell’ambiente delle prostitute di un Hotel il grave fatto criminoso: lo sfregio maniacale di una delle più belle donne locali dedite a quella professione.


 La giustizia nel paese è pressoché assente. I due clienti delle prostitute responsabili del grave gesto maschilista, grazie alla vigliaccheria dello sceriffo se la sono cavata solo con una multa in beni naturali, al che le prostitute del paese, tutte indignate, hanno deciso di mettere una taglia in denaro sui due violenti malfattori chiedendone la morte.

Il film presenta tre personaggi pistoleri protagonisti, incaricati della vendetta, con un aspetto insolito, particolarmente  sottotono: due vecchi, un miope giovane, tutti dall’aspetto timoroso e  filosofeggiante.

 

 Via via che gli ulteriori gravi episodi di violenza che accadono in paese fanno crescere  un’atmosfera di forte indignazione morale, i tre pistoleri acquistano determinazione, odio e rabbia tanto da raggiungere in breve tempo il top  del rendimento professionistico. E’ questo contrasto tra apparente debolezza dei personaggi giustizialisti del film e la loro forza finale manifestata con forme fuori dagli schemi più usuali del cinema, una delle principali chiavi interpretative del grande successo  spettacolare del film.

Man mano che scorre il tempo narrativo del film il bisogno di giustizia vendicativa che si fa sempre più forte nei tre personaggi  a pagamento coinvolge anche lo spettatore  più scettico, trasportandolo verso un’identificazione coi protagonisti senza più riserve.


 La credibilità narrativa e le attese crescono quindi sempre di più portando lo spettatore a vivere un finale di alte emozioni, che saranno per certi aspetti esplosive.

Vien da dire che il film a un certo punto avvince anche lo spettatore più freddo e refrattario alle finzioni.
Bellissimo film anche sul piano del linguaggio fotografico, con contro luci da favola e atmosfere semiscure irrorate di pioggia e colori della notte che diventano specchio fedele delle reali emozioni, quelle più nascoste, che animano i personaggi.
Numerosi oscar.
Gradevole colonna sonora composta dallo stesso Clint Eastwood.

    Biagio Giordano 

 

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