Cinema: Femme fatale
RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Femme fatale
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RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
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Femme fatale
Femme fatale è un film thriller-onirico del 2002, diretto da Brian De Palma, interpretato da Rebecca Romijn e Antonio Banderas, presentato fuori concorso al 55º Festival di Cannes. Capolavoro incompreso di Brian de Palma che riesce a esprimersi al meglio quando lavora fuori da Hollyvood. Magistrale gioco di immagini con la funzione tempo tolta dal cronologismo più comune e scomposta in una struttura nuova, indefinibile, dove realtà e attività onirica non si separano mai: bensì sembrano voler mostrare, dei personaggi in gioco, la loro unità passionale più profonda: tra soggetto desiderante e oggetto provocante, lungo specificità pulsionali rimosse assopite da tempo nella memoria infantile inattingibile: perciò enigmatiche, misteriose, sintomatiche… Linguaggio fotografico stratosferico, mirabili movimenti di macchina, invenzioni angolari di inquadrature a non finire, seduzione dell’inconscio dello spettatore pienamente riuscita, con bellezze corporee eccelse, desideri materializzati nella forma dell’immagine, associazioni di colori a contrasti cromatici e complementarietà ricercatissimi… La funzione tempo a un certo punto diventa un circolo su cui la storia si svolge senza che mai si sappia in quale punto essa si trovi di volta in volta, con ciò gli effetti estetici e psicologici prendono vie originali di portata artistica inaudita… Giochi erotici mirabolanti, anche violenti ma sempre sublimati verso il bello puro: sostenuto dall’attività onirica quando la realtà troppo essenziale nei suoi oggetti si rifiuta di collaborare… Musica non da cornice ma da personaggio invisibile…
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