Cinema: Dal profondo

Dal profondo
Data di uscita: 13 novembre 2013
Regista: Valentina Pedicini
Casa di produzione: La Sarraz Pictures
Cast: Luca Mandrile, Documental, Giancarlo Rutigliano, Stefano Grosso, Marzia Cordò (De profundis),

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Nell’ultima miniera di carbone in Sardegna. Il lavoro quotidiano dell’ultima minatrice italiana. La donna si cala a 500 metri sotto terra, procedendo nella penombra, insieme a 150 colleghi. L’atmosfera è pesante, come di chi vuole lottare contro una chiusura ormai imminente.

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Il film si avvale dell’immagine dei “grilli” come metafora religiosa della resurrezione, intesa come speranza di risorgere un giorno dalla terra (miniera) e godere (in pensione) del sole, nella prima mattina fino al fascino del tramonto.
Ma per raggiungere il riposo a lungo agognato, in una zona economicamente terribilmente depressa, occorre avere assicurato per lungo tempo uno dei rari lavori ivi presenti: l’attività della miniera. Una occupazione sempre in bilico tra cassa integrazione e licenziamenti.
Il film riesce a comunicare agli spettatori con successo una realtà poco nota, grazie a una felice scelta narrativa che non trascura i dettagli dei dialoghi tra minatori, ma anzi ne sottolinea l’importanza con primi piani di forte impatto empatico. E’ un accadere particolare, umano, di squadra, per certi aspetti folle in quanto i minatori non possono riconoscere la sconfitta in arrivo…
E’ un accadere paradossalmente sdrammatizzato dalla resilienza dei lavoratori. Essi lottano con dignità e responsabilità contro il destino dell’ormai brutalizzante mercato della mano d’opera, che assegna cinicamente, senza speranza, senza scampo, soprattutto ai più sfortunati, un destino di morte…Il film va vivere lo spettatore anche in una stratosfera, quotidiana, calandolo in un ambiente di cultura del lavoro, a 500 metri di profondità, che è diventata irriconoscibile, tanto é deformata dal dolore…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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