Cinema. Brevi recensioni: SULLY

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Brevi recensioni
SULLY

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Brevi recensioni

 

SULLY

Sully è un film del 2016 diretto da Clint Eastwood, con protagonista Tom Hanks.

Sala 6 Diana Savona

Film girato in formato IMAX (immagini giganti e miglior risoluzione), la pellicola narra l’ammaraggio del volo US Airways 1549 avvenuto il 15 gennaio 2009 nel fiume Hudson, lo fa basandosi sull’autobiografia Highest Duty: My Search for What Really Matters dello stesso Chesley Sullenberger eroico pilota di quel aereo.

Commozione e spettacolo per un film girato con grande professionalità e raffinati mezzi tecnici.

Efficace la tecnica letteraria di alternare a scene, riguardanti il drammatico rientro alla base dell’aereo appena partito e ormai privo della funzionalità di due motori a causa dell’impatto con degli stormi di uccelli, scene caratterizzate dalle tensioni relative all’inchiesta d’accusa sul pilota dopo l’incidente promossa dalla compagnia aerea e dalle assicurazioni, accusa fatta per una presunta menzogna del pilota, che avrebbe mentito sulla funzionalità del motore sinistro dicendo che era ormai a spinta zero quando invece secondo gli indagatori funzionava ancora, cosa quest’ultima che, se vera, avrebbe consentito, pur nell’emergenza, un rientro normale dell’aereo sulla pista senza rischiare la vita dei passeggeri sul grande fiume Hudson che al momento dell’impatto aveva una temperatura di 2 gradi.

Proprio per quella inchiesta accusatoria sostenuta da simulazioni al computer con regole matematiche e fisiche rigorose, l’immagine del pilota è rimasta nella realtà, per un certo tempo, in bilico tra eroismo e debolezza psichica, bravura professionale e vigliaccheria, coraggio e panico, cosa che trasposta bene nel film infiamma di passione fino all’ultimo lo spettatore.

Il buon Clint sul piano dello spettacolo intelligente ha colpito ancora…lunga vita a un’artista indimenticabile…

Biagio Giordano

 

 

 

 Easy Rider

Easy Rider (Libertà e paura) è un film del 1969 diretto e interpretato da Dennis Hopper, con Peter Fonda (Wyatt “Capitan America”) e Jack Nicholson (George Hanson);

Dopo lo smercio di una consistente quantità di cocaina, i due giovani hippie Wyatt e Bill diventano ricchi, poi acquistano due potenti motociclette e si dirigono verso New Orleans per partecipare alla festa del martedì grasso…

Girato in super 8 ma con un ottimo direttore di fotografia e tre grandi attori, il film è stato masterizzato e perfezionato in ogni particolare con tecniche in digitale, cosa che gli consente ancora lunga vita e splendide gigantografie del panorama statunitense…

Il film è la metafora della cultura alternativa che vivacizzava l’america di quegli anni, e della sua soppressione da parte delle istituzioni governative coadiuvate dai normali lavoratori delle fabbriche e dei campi, la cui libertà degli hippie suscitava paure e disprezzo di ogni genere…

In realtà i complessi movimenti alternativi al sistema di allora, cercavano di assumersi nuove responsabilità sociali in alternativa a quelle che vigevano che erano segnate dall’autoritarismo e dalla morte, essi credevano nella possibilità di fondere la responsabilità con il piacere dando alle libertà sognate un nuovo statuto etico che non ignorava il sociale… Splendide le musiche, valgono mezzo film…

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