Cinema: Aprile

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
APRILE

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
APRILE 

 


Aprile è l’ottavo lungometraggio politico diretto e interpretato da Nanni Moretti nel 1998. È stato presentato in concorso al 51º Festival di Cannes

Inventore in Italia della satira politica cinematografica, e non è poco detto rivolgendomi a chi lo denigra, Nanni Moretti gira un film agile, scorrevole, con invenzioni visive di pregio che testimoniano del suo talento cinematografico non solo strettamente culturale-politico ma anche di occhio fotografico.

Il film come significato rappresenta una sincera confessione di pensiero di un intellettuale, al suo pubblico, che mette l’accento con acume sul distacco inconvertibile dal 1994, che di fatto arriva fino ai giorni nostri, tra partiti e ideologie, tra partiti e masse, tra partiti e democrazie al loro interno sottolineando nuove negative tendenze come il progressivo formarsi del cancro del populismo alimentato già allora dal potere assoluto delle diverse reti televisive in mano a una persona sola, cosa del tutto italiana perché negli altri paesi europei non sarebbe potuta accadere, ad esempio la Francia è protetta da questi possibili monopoli con una legge anti trash da lunga data e si è stupita per quello che è potuto accadere in Italia allora.

Moretti col suo grande intuito analitico ha previsto molte cose, tra cui l’immobilismo governativo che creano alla lunga nel nostro paese i populismi quando giungono al governo, ossia quando essi vengono stoppati nei loro deliri un po’ di grandezza dalla Corte Costituzionale, dalla Corte dei Conti, dal governo Europeo.

Un gran film con un Moretti dallo stile impeccabile, ossia molto coerente nel suo pensiero…

Da antologia la scena musicale finale con i pasticceri…

 

Biagio Giordano

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