Cinema: La città verrà distrutta all’alba

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO

La città verrà distrutta all’alba

RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
 

La città verrà distrutta all’alba

 

La città verrà distrutta all’alba (2010)

The Crazies 

USA-Emir. Ar. 2010

GENERE: Thrill. DURATA: 101′ 

REGIA: Breck Eisner

ATTORI: Timothy Olyphant, Radha Mitchell, Joe Anderson, Danielle Panabaker, Christie Lynn Smith

 

 Girato in Georgia e Iowa, è il remake dell’omonimo film (1973) di Romero, liberamente riscritto da Scott Kosar e Ray Wright. Il regista Brek Eisner vero artista dell’immagine ha dato risalto con maggior forza al linguaggio fotografico, rispetto al precedente, facendolo diventare il perno espressivo dominante del racconto.

Debole la sottolineatura di denuncia, politica e sociologica, delle responsabilità della contaminazione virale del paese oggetto del film, che non trova gli argomenti giusti per emergere.

In una isolata cittadina del Midwest, l’acqua potabile è inquinata da un virus, ciò a seguito della caduta di un aereo contenente materiale virale da laboratorio. E’ un virus che provoca una forma di pazzia violenta entro 48 ore, e se non trova l’isolamento sociale adeguato viene è in grado di provocare una pandemia che può diventare mondiale. La velocità di propagazione è molto alta. La notizia sulle cause delle pazzia viene tenuta nascosta.

La cittadina è subito occupata da militari, con sul volto la maschera di protezione, essi  hanno l’ordine di legare ai lettini in apposite tende gli abitanti, per evacuarli poi con elicotteri non si sa dove, e di sparare a chiunque cerchi di fuggire. Ma si capirà che ciò non basta per fermare il virus ormai dilagante, si deciderà quindi di distruggere l’intera zona, si pensa di farlo in segreto con un ordigno nucleare, simulando in coincidenza un grosso incendio…

Racconto di grande attualità, che solleva una domanda importante, ossia  quale valore dare alla vita umana quando la salvezza da una pandemia mondiale richiede la distruzione totale di un piccolo paesino…la risposta è che sta all’individuo, all’incontaminato cercare una fuga tra le maglie dei militari, e diventare un eroe dell’informazione comunicando al mondo quello che la politica voleva tenere comodamente nascosto rinunciando a un confronto democratico con le più importanti istanze scientifiche…

Grande interpretazione degli attori “bonzi” ripresi magnificamente in primo piano e in movimento con telecamere a mano dalle prestazioni tecniche assai aggiornate…

     Biagio Giordano     

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