CI ha scritto Stefano Quaini

Il consigliere regionale Stefano Quaini
Presidente commissione sanità Regione Liguria
 
REPLICA ALL’ARTICOLO DI TOMBESI “IL TRAVAGLIO USATO”
APPARSO SULL’ULTIMO NUMERO DI TRUCIOLI

Il consigliere regionale Stefano Quaini
Presidente commissione sanità Regione Liguria
 
REPLICA ALL’ARTICOLO DI TOMBESI “IL TRAVAGLIO USATO”
APPARSO SULL’ULTIMO NUMERO DI TRUCIOLI
Ho …letto l’articolo in oggetto apparso sul vostro interessante giornale di cui spesso condivido intenti e contenuti ma con somma sorpresa ho appreso dal signor sociologo-tuttologo  Sig. Tombesi che il sottoscritto sarebbe uno dei coautori delle tragedie industriali e sanitarie della Valbormida. Di solito ero abituato a sentirmi dare allegramente del fascista da Tombesi, ma non credevo che arrivasse ad imputarmi il fallimento di Ferrania e della Cartiera di Murialdo.
Dato per scontato che ognuno su blog e web senza contraddittorio può facilmente dire ciò che vuole ed essendo un sostenitore della democrazia mi sta anche bene, ma al contempo ritengo che a volte persone del suo livello intellettuale prima di fare affermazioni faziose, esageratamente di parte o quasi maniacali in senso denigratorio, dovrebbero perlomeno informarsi meglio o andare nei luoghi che cita  abilmente ma di cui, probabilmente, conosce poco. Tanto per incominciare anche un bambino saprebbe che l’apice della crisi di Ferrania risale al 2003-2004 e l’ingresso in cassa integrazione e’ avvenuto nel 2005, dopo almeno un decennio di passaggi di proprietà ed evidenti scelte manageriali  e di mercato insensate. Il sottoscritto come ben noto inizia il proprio mandato in Regione nel maggio 2010 , quindi o Tombesi ignora cosa sia la cronologia o mente per ingannare i lettori solo per denigrare chi gli sta antipatico. Vada a farsi un bel giro tra i lavoratori di Ferrania e chieda a loro cosa pensano del mio operato sino ad oggi, in una situazione grave ma in cui  sono sempre stato presente ed in cui, anche nell’indifferenza dei soggetti che avrebbero dovuto seguire quel sentiero, sono stato l’unico politico a stimolare un dibattito, esitato anche in un ordine del giorno parlamentare approvato all’unanimità, in cui si richiedeva che i lavoratori di Ferrania godessero dei diritti di legge per le aziende inserite negli atti di indirizzo del decreto Damiano per danni da esposizione occupazionale all’amianto. Situazione tuttora valida ed in corso per cui ogni lavoratore sa bene che siamo in attesa di un passaggio al Ministero del Lavoro per portare avanti questa strada ,inoltre un mese fa ho organizzato un convegno su questo tema a Carcare cui hanno partecipato relatori qualificati ( di certo più di lui) quali il massimo esperto nazionale di diritto in tema di amianto l’avvocato Ezio Bonanni di Roma e l’epidemiologo genovese Dott. Valerio Gennaro responsabile del centro mesoteliomi di Ist. Ma evidentemente la realtà dei fatti non conta o e’ meglio ignorarla quando fa comodo per costruire teoremi denigratori che mostrano la pochezza e la furberia di chi li propone.

Venendo alla cartiera Bormida di Murialdo propongo al tuttologo di andare ad incontrare i lavoratori prima di sparare delle balle colossali e se vuole lo accompagno di persona in loco (e spero che accetti visto che si sottrae ad un incontro a quattr’occhi come gli ho proposto telefonicamente , ma in cui si e’ dichiarato molto impegnato….ma evidentemente il tempo per la tastiera del pc per scrivere le sue perle di saggezza diffamatoria lo trova) a rendersi conto delle castronerie che afferma. A quella realtà, insieme al maggior esponente sindacale (CUB) Giampiero Icardo, ho dedicato molto tempo per trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro ed in prima persona sono stato presso la Prefettura il promotore di un tavolo di confronto. Ad oggi c’e’  comunque un imprenditore interessato a sostituire la precedente colpevole proprietà forse proprio quella sarà una delle poche realtà che ha concrete possibilità di ripartire a pieno regime speriamo in tempi ragionevoli. Ho accompagnato i lavoratori all’incontro con la proprietà vecchia a Soncino (Cremona) come tutti ben sanno (tranne lui) ed ho sempre partecipato alle assemblee dei lavoratori che lo possono certamente confermare. Inoltre, sempre con i lavoratori mi sono recato dalla commercialista del gruppo  convincendola, anche se non retribuita, a mandare avanti i documenti necessari per l’accesso alla cassa integrazione, come confermano numerosi articoli della carta stampata, non faziosi e denigratori nei miei confronti. Sulla sanità in Valbormida e nella provincia potrei parlare per ore, sia come medico che ha lavorato in tre ospedali provinciali, tra cui proprio Cairo, sia come presidente della commissione regionale sanità. Tanto per incominciare ad oggi non e’ stato ancora approvato in consiglio il piano che riguarda la riorganizzazione dell’emergenza ed evidentemente ogni misura intrapresa, come tutti sanno, e’ transitoria. Inoltre la mia linea e’ ben chiara e nota, visto che sono stato da sempre sostenitore che l’ospedale debba avere un pronto soccorso di zona disagiata ed ho partecipato ad ogni manifestazione che andasse in tal senso, parlando pubblicamente a favore di quella soluzione. Sono sempre stato in prima linea a difendere l’ospedale ed in primis il pronto soccorso con cui settimanalmente mi confronto (con il direttore ed i lavoratori), stessa cosa ho fatto per la divisione di medicina; verrà inoltre edificato un nuovo blocco operatorio dal costo di 2,5 ml di euro che consentirà in una struttura moderna e funzionale di avere a disposizione la professionalità di molti primari della provincia che mai a Cairo hanno operato (Ch. Generale, vascolare, plastica, ortopedia, ch. mano, anestesia, day surgery ecc  ecc) .

In Regione ho prodotto come primo firmatario alcune  proposte di legge interessanti sia in tema di nomine di direttori generali che di struttura complessa , sia relativamente alla prevenzione e cura del diabete. Non cito interpellanze ed ordini del giorno, sono atti pubblici e chiunque può verificare. Pertanto fatico a comprendere il suo odio viscerale e non so da dove o cosa  nasca, ma mi farebbe piacere che si degnasse  almeno una volta di rendermi partecipe della sua strana e bizzarra ideazione.

 

Spero, nello spirito di dibattito e di divulgazione dell’ informazione che vi anima, di avere spazio necessario affinché un po’ di verità venga ristabilita e vi esorto ad approfondire i temi suddetti in maniera scientifica, per evitare che a suonare sia solamente la campana stonata del tuttologo Tombesi.

 

Cordiali saluti.  Stefano Quaini

 RISPONDE UGO TOMBESI
La replica del dottor Stefano Quaini, che mi chiama pesantemente in causa, merita solo poche puntualizzazioni:
1) Non considero, né considerai mai il Dottor Quaini fascista. Semplicemente, mi sono limitato a constatare che dopo la Sua brillante elezione ha preferito contornarsi di collaboratori che quantomeno non provenivano dalla tradizione democratica e antifascista. Anche SEL, dove Quaini è approdato, non vede di buon’occhio il persistere di collaborazioni “discutibili” e questo il dottore ex IDV lo sa bene e non devo ricordaglielo io.

2) Non ho mai imputato a Quaini responsabilità di sorta nelle vicende Ferrania e Cartiera Murialdo. Anzi sono certo del Suo impegno. Mi limito a constatare che Quaini e tutte le forze politiche e sindacali che si sono misurate su queste questioni hanno sostanzialmente fallito. Se non è e non sarà così sarò ben lieto di prenderne atto. Ma ritorno sui collaboratori: non era meglio circondarsi di persone competenti in marketing piuttosto che a rugginosi nostalgici del tempo che fu? Non era meglio utilizzare i tanti promettenti economisti che magar devono emigrare?

3) Non ho mai sostenuto che l’Ospedale di Cairo Montenotte, al centro di una zona montana e disagiata, sia stato chiuso. Piuttosto è stato sostanzialmente privato del Pronto Soccorso. La Valbormida non ne aveva ancora subito abbastanza. Credo che tutta la Giunta Regionale pagherà un carissimo prezzo politico per questa decisione punitiva nei confronti di un territorio e dei suoi cittadini, che hanno la dote, ma anche il difetto di essere troppo pazienti. Qualsiasi altro taglio di spesa sarebbe stato più giustificato di questo e le partite compensative non mi convincono.
Credo che Burlando, Montaldo e i candidati alla Presidenza regionale che gli succederanno faranno fatica a racimolare consensi sul suo territorio. Noi a Lei avremmo chiesto un gesto simbolico, ma significativo: la dimissioni da Presidente della Commissione sanità, dimissioni non d’incapacità, ma di protesta e di lotta. Un segnale non di debolezza, ma di forza.
Infine qualcosa sul tuttologo e sul dialogo tra di Noi. Naturalmente non sono tuttologo, ma limito a seguire con passione i problemi della mia terra e in particolare della Valbormida, dove mi sono guadagnato decorosamente il biscotto per molti anni. L’unica cosa che non può essere messa in forse è l’onestà intellettuale di chi talvolta deve supplire con le armi nonviolente della critiche alle lacune, talvolta persino ossequiose verso il Potere, della stampa locale e degli altri mezzi di comunicazione . Tutto questo naturalmente gratis et amore Dei, come Lei ben sa.
Resto comunque disponibile ad un confronto e sappia che queste righe che le scrivo oggi o quelle che scriverò domani sono sempre improntate costruttivamente nella direzione dell’amicizia.
UGO TOMBESI
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