Che cosa è successo all’ex quotidiano ex comunista ex di sinistra ex di partito l’Unità?

Hanno ucciso l’Uomo Ragno

Che cosa è successo all’ex quotidiano ex comunista ex di sinistra ex di partito l’Unità? Perché chiude i battenti e non uscirà più in edicola?

Hanno ucciso l’Uomo Ragno

Che cosa è successo all’ex quotidiano ex comunista ex di sinistra ex di partito l’Unità? Perché chiude i battenti e non uscirà più in edicola? Che fosse in crisi lo si sapeva da anni. Come gran parte della stampa nazionale. 

Perché non è stata adottata una soluzione in stile Il Manifesto? O una formula originale e indipendente come quella inventata dalla redazione del Fatto Quotidiano? 

Chi, dunque, ha liquidato ed affossato definitivamente la testata dell’Unità? Il mercato o la politica? Renzi e la dirigenza del PD? O la cordata che avrebbe dovuto acquisire il giornale? Un po’ tutti e nessuno in particolare. 

Al di là della vicenda squisitamente tecnica e commerciale che negli ultimi giorni ha sancito, preceduto ed organizzato il “funerale” dell’ex giornale di Antonio Gramsci (il quale si agita più che mai nel suo eterno “ospizio sepolcrale”), la vera questione è di ordine prevalentemente politico, non solo e non tanto di natura economico-finanziaria. 

È un fatto innegabile che mancava una ferma e risoluta volontà politica di salvare un organo d’informazione che non era più nemmeno di partito (una volta l’Unita dettava la linea politica al partito comunista: non lo afferma il sottoscritto, ma un ex direttore del giornale come Aldo Tortorella, che fu anche un prestigioso dirigente nazionale del PCI) e che, evidentemente, non serviva più ad alcuno scopo politico, non era più funzionale agli interessi di un partito, il PD, che ormai si è ridotto ad essere (da tempo) un mega-comitato d’affari. O, per meglio dire, un agglomerato di vari comitati, lobby e cricche affaristiche e di potere. 




Inoltre, non essendo un organo di controinformazione come (malgrado alcuni limiti, carenze ed incongruenze oggettive) Il Manifesto o Il Fatto (ognuno a modo suo), l’Unità non aveva un pubblico di lettori sinceri, attenti ed appassionati (eccetto i soliti “quattro gatti” che si illudevano ancora di acquistare un giornale comunista) che lo seguiva e lo leggeva con autentico interesse e consapevolezza critica. 

Infatti, è un dato incontestabile che l’Unità non rappresentasse neppure un giornale di opinione. Per cui non si è potuto, né voluto ricercare una soluzione che scaturisse dal basso”, o di “autogestione”, come è accaduto per altre testate quali Il Manifesto o Il Fatto. 

In conclusione, più che di un “omicidio eccellente”, temo che si tratti di un “suicidio assistito” in piena regola. Ogni ulteriore “accanimento terapeutico” sarebbe solo inutile.

Lucio Garofalo

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.