Celle Ligure, inaugurata la nuova sede ANPI

Celle Ligure, inaugurata la nuova sede ANPI intitolata ai fratelli Figuccio

Celle Ligure, inaugurata la nuova sede ANPI intitolata ai fratelli Figuccio

 E’ stata inaugurata, alla presenza del sindaco Caterina Mordeglia, del rappresentante del comune di Albissola Marina Antonella Ludovisi, del consigliere regionale Mauro Righello, dei rappresentanti dell’ANPI e delle associazioni cittadine, la nuova sede dell’ANPI di Celle Ligure sita nella Società di Mutuo Soccorso ed intitolata ai fratelli Figuccio.

“Sono contento di vedere molta gente presente e ringrazio l’ANPI di Celle che si è riformata riportando il bene”, ha dichiarato il presidente della sezione ANPI cellese ed ex sindaco Renato Zunino, “e ad oggi gli iscritti sono ben 111 con la speranza che il prossimo anno possano diventare 150. La presenza dell’associazione è molto importante perché è un baluardo della democrazia e voglio ringraziare i parenti dei due fratelli, la persona che ha realizzato la targa, il sindaco di Celle Caterina Mordeglia, il rappresentante dell’amministrazione di Albissola Marina Antonella Ludovisi, il consigliere regionale Righello, l’Arma dei Carabinieri e tutte le associazioni presenti senza dimenticare il presidente provinciale dell’ANPI. Ci piacerebbe che l’amministrazione concedesse la cittadinanza onoraria a Liliana Segre anche perché, prima del 1938, venne in vacanza a Celle presso i Bagni Lido; abbiamo trovato i contatti con lei e vorremmo che venisse qui”.

 


 

Stessa soddisfazione da parte di Franco Zunino, presidente della Società di Mutuo Soccorso: ”A nome della società ringrazio l’ANPI ed i valori della società sono quelli dell’antifascismo ma occorre stare attenti per i venti neonazisti sempre presenti. Il razzismo è legato al fascismo con le leggi razziali del 1938 ed intitolare la sede ANPI ai fratelli Figuccio è molto significativo perché questi due giovani hanno fatto una scelta coraggiosa dando la propria vita per la libertà”.

“Ringrazio tutti dicendo che sono contento di essere presente”, afferma il consigliere regionale Mauro Righello, “e questo è un evento importante e non retorico; oggi si testimonia la memoria ed un elemento culturale che sostiene la democrazia dev’essere appoggiato da tutti poiché senza democrazia tutto il resto non ha senso”.

“Saluto tutti i presenti dicendo che oggi siamo qui perché le idee democratiche sono importanti”, sottolinea il primo cittadino di Celle Ligure, “e spero che le persone possano continuare ad onorare la democrazia per la storia, i valori, la memoria ed i principi della Resistenza; in difesa della Costituzione dobbiamo indignarci per tramandare gli ideali di giustizia e libertà. Il prossimo 25 aprile ricorrono 75 anni dalla Liberazione e condividiamo la solidarietà e la convivenza civile, temi sui quali faremo un convegno. Saremo a Milano il 10 dicembre alla manifestazione promossa dal sindaco Sala e l’amministrazione lavora come sempre per l’interesse della comunità mettendo la persona al centro ma senza dimenticare l’indignazione per certe cose”.

 


 

“Saluto tutti i presenti”, evidenzia il presidente dell’ANPI provinciale Samuele Rago, “dicendo che la recente scoperta della ricostituzione del partito nazista ha fatto emergere la volontà di fare attentati verso le sedi ANPI ma queste continuano la loro attività; chiediamo inoltre che forze politiche come Casa Pound e Forza Nuova vengano sciolte perché antidemocratiche. Viviamo momenti difficili ma non dobbiamo permettere che i poveri si mettano contro quelli più poveri e nella Costituzione è scritto cosa fare per vivere in pace. Occorre difendere la Costituzione con la memoria della Resistenza iscrivendo all’ANPI sempre più persone e questo è il luogo in cui possono stare tutti quelli che si richiamano alla Costituzione ed ai suoi valori”.

 


 

“Saluti tutti e provo a raccontare la storia dei fratelli Figuccio visto che la loro madre era la sorella della mia bisnonna ed i fratelli hanno sempre fatto parte della famiglia; ne ho sempre sentito parlare ma come persone normali. La famiglia Figuccio era borghese ed il padre dei due ragazzi era un dirigente Esso che ha lavorato anche all’estero tanto che Steve, il fratello più piccolo, era nato in Tunisia. Jim, per i familiari Pasqualino, ha studiato chimica, ha poi conosciuto Walter Fillak ed ha aderito al Partito Comunista diventando stalinista. Dopo l’8 settembre Steve, per la famiglia Stefi, è scappato in montagna con il fratello aderendo alla Resistenza e Jim è diventato uno degli organizzatori del reparto in cui operava. Nel gennaio 1945 i due fratelli sono venuti a Celle per salutare i genitori e sono poi tornati sui monti passando per Altare e proprio qui sono morti ma non si è mai saputo di preciso come siano morti. Mio nonno, partigiano e medico di professione, ha assistito all’autopsia e si è solamente scoperto che sono stai uccisi da una mitraglia. Ho avuto il piacere di conoscere la madre dei due ragazzi che, a differenza del loro padre, è morta anziana ed in famiglia questi fratelli non sono mai stati visti come eroi ma come persone normali; l’ideale che ha mosso persone come loro è stata la solidarietà e la Resistenza ha vinto in nome della collettività; ho conosciuto la dimensione normale della vita dei fratelli ed il sentimento antifascista dev’essere normale”, conclude uno dei discendenti dei fratelli Figuccio.

     SELENA BORGNA   

 

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