Celle Ligure – Colonie Milanesi

Celle Ligure e la Colonia (carceraria) Milanese
Un “fallimento annunciato”, ma taciuto. Perché?

Celle Ligure e la Colonia (carceraria) Milanese
Un “fallimento annunciato”, ma taciuto. Perché?
 

Celle Ligure – Nella provincia di Savona le strutture alberghiere in disuso e poste in vendita per cause note a tutti sono “sessantacinque”. I tentativi di spiegare quello che dovremmo fare, vedi Trucioli Savonesi – nella voce articoli per autori… Guido Luccini…  n° 11.12.14, e nella specie il n°1 contenente la Relazione Progettuale per salvare la realtà produttiva – annuale di una di queste strutture Cellesi, e consegnata al Sindaco… non vengono purtroppo mai recepiti dagli addetti ai lavori!

Forse qualcuno in Regione Liguria afferrando il concetto da me espresso sulla necessità di demolire questa vecchia “struttura carceraria”, ha rimandato il primo progetto ai suoi estensori che, basando ancora la riuscita dell’intervento su di una nuova “struttura gradonata” e quindi “di minore impatto visivo” credono puerilmente di aver scovato “LA SOLUZIONE OTTIMALE!”. (poveracci!)

Posso capire che il sindaco di Celle Ligure, nella sua inesperienza “Hotelera”, mi abbia guardato come un marziano, apprendendo che in tutto il mondo gli ApartHotel di 17,50 metri quadri vengono venduti sulla carta prima di essere costruiti per cui i gestori iniziano la loro attività senza una lira di debito; che le R.T.A. in Italia per essere “compravendibili” devono essere almeno di 38 o 40 metri quadri, e che non potendo così essere concorrenziali nel mercato Alberghiero assumono inesorabilmente le caratteristiche proprie delle seconde case enucleandosi inesorabilmente dalla Gestione Albrghiera!

Non posso però capire come mai in Regione Liguria non ci siano tecnici al corrente del fatto che gradonare una struttura ricettiva alberghiera, vuol dire aumentare a dismisura gli spazi tecnici di servizio, scale, ascensori e corridoi, spazi che non dovrebbero mai superare il 18% del volume servito!.

E’ indubbio che se offriamo alla Sheraton la possibilità di un cospiquo finanziamento Regionale al 50% del costo, la possibilità di vendere un 30% di suite denominandole R.T.A. continueremo ad avere strutture assolutamente improduttive, come lo Sheraton di Fiumicino che con i suoi tre piani di altezza, “unico al Mondo”, rappresenta il nostro più evidente fallimento internazionale!

Le ex Colonie Milanesi a Celle Ligure

“LA SOLUZIONE OTTIMALE” visto che siamo ormai tutti convinti che il Turismo potrebbe rappresentare “qualcosa” per i nostri giovani, dovremmo semplicemente programmare sulla carta una “ZONA ALBERGHIERA” alquanto consistente, invitare i tecnici della Sheraton o altra compagnia internazionale, a consegnarci “GRATIS” un loro progetto di Hotel produttivo, proponendo loro e logicamente una esecuzione priva di finanziamenti Statali, in quanto mai necessari in insediamenti – produttivi eseguiti in zone primarie come la nostra Liguria, (e LORO lo sanno!).

Vedremmo così Fuskas e coloro che gli stanno pagando cifre spaventose per il suo Fallo indebolito, trovare un dignitoso lavoro da capi cantiere o direttori di mensa in un ambiente finalmente PRODUTTIVO!

Ma come è possibile che le mie rimangano parole al vento?

Ma non sono bastati 60 anni di errori? Annunci non rispettati, da prapaganda e da “prime donne” sempre alla ribalta, ieri come oggi?

Si può continuare a finanziare all’infinito attività che nascono già improduttive nel loro disegno iniziale?

Stiamo demolendo tutto ciò che è stato finanziato e rifinanziato tre volte,… vedi le industrie chimiche e metalmeccaniche,… vedi “TUTTO” il contesto Alberghiero che, nonostante queste laute prebende si presenta allo sbando, alla strenua ricerca di un cambio di destinazione evocante un altro inevitabile deserto di seconde case,….. ed io che nella mia qualità ho già fatto all’estero quanto sto suggerendo, devo continuare a vedere il mio Paese – Giardino d’Europa, che non è manco in grado di programmare – copiando, ciò che altri hanno fatto e fanno, con normali quanto magnifici risultati!

E’ troppo facile per me prevedere come la Colonia Milanese abbia già trovato partner che accetteranno qualsiasi struttura venga loro proposta, poiché nessuno al Mondo ha la possibilità di costruire un albergo con :

● un finanziamento spaventoso (di cui nessuno parla, giornali compresi);

● la possibilità di vendere il 30% della struttura in alloggi residenziali;

● nessun impegno relativo al funzionamento annuale del complesso;

Si pensi che l’apertura per “QUASI” tutto l’anno, sarebbe forse garantita dal “centro benessere”…… !?

Il che vuol dire che se per caso la struttura – ricettiva non “PRODUCE LAVORO” noi PARTNER non sappiamo che farci, manderemo a casa la “gente” e chiederemo il cambio di destinazione di una struttura ………“forse mal progettata”!

Ma i partner, i progettisti, il Comune, e la Regione, dovrebbero sapere che tutte le strutture Alberghiere italiane sono nella stessa identica situazione, in quanto o nascono o si trasformano nel tempo in contenitori residenziali inquisiti dalla magistratura, proprio a causa della loro residenzialità che non ha niente a che vedere con i lauti finanziamenti erogati per “Strutture Ricettive Alberghiere e di

LAVORO”!

  

Guido Luccini 

Savona 10/02/2011

lucciniguido@libero.it

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