Category Archives: Luigi Bertoldi

Celle Ligure – MA CHE NOIA, QUESTA LEGALITÀ!

Ho letto quanto scritto dal candidato  Sindaco Gadina: “NON DI SOLO COLONIE VIVE CELLE –  Si fa, anche giustamente, un gran parlare di questa vicenda…argomento importante ma credo sia giusto focalizzare l’attenzione ed il pensiero su tutti gli aspetti a cui un’Amministrazione deve porre attenzione,

CLAMOROSO!! Lo scempio dei soliti noti. NON SI SA PIU’ A CHI RIVOLGERSI. Operazione edilizia ex colonie Bergamasche di Celle Ligure, Bertoldi scrive alle Procure

Al Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova Piazza Portoria 1 – 16121 GENOVA Al Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino Palagiustizia – C.so Vittorio Emanuele II, 130 – 10138 TORINO Alla Dott.ssa Monica Abbatecola Gruppo DDAA – Segreteria –

Celle Ligure – Operazioni giudicate illegittime dalle Autorità ma raccontate dagli Amministratori Comunali come fulgidi esempi di legalità…

Quello che segue è il resoconto, molto, molto riassunto, di alcune operazioni giudicate illegittime dalle Autorità ma raccontate dagli Amministratori Comunali a voi cittadini come fulgidi esempi di legalità, trasparenza e ottima amministrazione. Menzogne sempre premiate con il voto. PENNELLO BUFFÒU Dell’appalto comunale si è

Celle Ligure – Siamo impazziti!!!

Siamo impazziti!!! Una buona dose di numeri la danno anche in tutto il resto d’Italia, ma qui …! Stiamo affrontando un momento speciale per la nostra comunità qual è l’elezione di coloro che dovranno guidarla per i prossimi cinque anni e non si è mai

Celle Ligure, l’evoluzione negativa del paese.

Celle Ligure – Certe operazioni immobiliari hanno prevalenza su tutto, anche sugli edifici pubblici Mi sono sempre chiesto quale sia stata la ragione che ha indotto l’Amministrazione di Celle Ligure a trasferire la biblioteca, portandola sul lungomare, al posto di un locale pubblico un tempo

Ascari

ASCARI Soldati indigeni africani arruolati nelle truppe coloniali italiane, combatterono il loro popolo per conto degli italiani, per una paga giornaliera di una lira e mezza. Detto anche di persone meschine che si mettono al servizio dei potenti