Catastrofe

Catastrofe climatica o
 catastrofe ambientale?

Catastrofe climatica o
 catastrofe ambientale?
 

Quanta superficialità, quanta ipocrisia: Savona sede di un convegno internazionale (leggi) non sulle catastrofi ambientali, di cui il capoluogo e la provincia sono vittime da decenni, bensì su quelle climatiche, basate sul riscaldamento globale, vero, degli ultimi decenni, ritenuto, erroneamente, di origine antropica, ovvero provocato dall’emissione dei famosi gas serra, CO2 in particolare, provenienti dalle attività industriali e dal traffico veicolare. Perchè dico erroneamente?

Perchè ormai è sempre più acclarato che l’aumento di CO2 in atmosfera è l’effetto, e non la causa, del riscaldamento globale, in particolare per il maggiore rilascio della CO2 stessa dalle acque surriscaldate degli oceani; e comunque la quota di CO2 di origine antropica costituisce solo una minima parte di tutta quella presente in atmosfera, quindi affatto sufficiente a provocare l’effetto serra (un ben più potente gas serra è il metano).

 

Il riscaldamento globale, iniziato nei primi anni 80, è semplicemente frutto di una maggiore attività del sole, il cui culmine è stato raggiunto alla fine degli anni 90, ed è corrisposto ad un massimo effetto, cioè riscaldamento terrestre, nei primi anni del nuovo millennio: noi tutti ricordiamo la famosa estate del 2003, lunghissima e caldissima.

Ma da allora il global warming si è arrestato, proprio perchè l’attività solare è andata gradualmente diminuendo, e da circa 4 anni essa è addirittura molto ridotta, e pare destinata a calare ulteriormente nei prossimi decenni, ragion per cui il trend climatico è previsto invertirsi, con un progressivo raffreddamento globale, ad iniziare da ora, sulla cui entità i pareri sono discordanti: si va da un ritorno ad una situazione climatica tipo anni 70, a una piccola era glaciale (come nel periodo dal 1500 al 1850), per finire ad una vera e propria era glaciale, e questo nel giro di pochi decenni.

Quindi le fluttuazioni climatiche della Terra sono sempre avvenute: oltre all’avvicendarsi di 4 ere glaciali, l’ultima terminata oltre diecimila anni fa, ricordiamo anche che il Medioevo è stato caratterizzato da un clima ancora più caldo di quello odierno; questi cicli climatici sono sempre stati naturali e la loro principale causa è stata appunto la variazione dell’attività solare

 Stabilita la verità meteo-scientifica, il convegno previsto a Savona nei primi di settembre poteva comunque spaziare verso la situazione di inquinamento dell’aria, non limitandosi sul presunto danno climatico apportato dalla CO2 emessa dall’attività antropica, ma dibattendo, e anzi focalizzandosi, su quello ambientale, e quindi anche sanitario, da parte delle numerose sostanze tossico-cancerogene emesse assieme alla CO2, la quale viene sicuramente “colpevolizzata” oltre ogni misura, anche ammettendo che essa giochi veramente un ruolo di protagonista nel riscaldamento degli ultimi decenni. Infatti sarebbe più colpevole la CO2 che avrebbe causato l’aumento medio della temperatura globale di circa 1°C da 30 anni ad oggi, e che potrebbe provocare un ulteriore aumento di altri 2 o 3 da qui al 2100, oppure le innumerevoli sostanze inquinanti che hanno già causato un incredibile incremento delle patologie croniche e tumorali nel mondo, destinato a subire un ulteriore drammatico incremento in futuro continuando il ritmo delle attuali emissioni antropiche?

E’ pur vero che l’ulteriore, sempre presunto, riscaldamento futuro potrebbe causare, con lo scioglimento ulteriore dei ghiacci polari e montani, un innalzamento del livello dei mari, assieme ad una maggiore estensione di arree desertiche in certe zone e della maggiore frequenza di uragani in altre, ma sono in ogni caso problemi che non hanno certo l’urgenza e la drammaticità di quelli ambientali e sanitari già attuali e del prossimo futuro.

A proposito di drammaticità, certo agli occhi della gente, e questo per colpa anche dei media, fa più notizia un evento alluvionale, o un uragano, responsabile in poche ore o pochi giorni, della morte di decine o centinaia di persone, oltre che di elevati danni materiali, che non dell’ecatombe di centinaia di migliaia di morti annuali di cancro nel mondo. Altro che protocolli di Kyoto e successivi per diminuire da qui al 2020 di un 20% le emissioni di CO2 per scongiurare un ulteriore, presunto, riscaldamento globale nei prossimi decenni: qui è assolutamente necessario invece ridurre drasticamente, ben oltre il 20%, la quota di inquinanti emessi da ciminiere, auto e camion  nel globo, pena una ancor più grande ecatombe ambientale e sanitaria, e non climatica!

Marco Caviglione Consigliere Provinciale dell’IDV

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