caro Sguerso….
Caro Sguerso, l’unica cosa che mi pare sia tu che Recalcati abbiate trascurato di dire sia il livello di impudenza con cui la classe politica sforna leggi truffa a gogò. Il linguaggio educato può essere preteso quando non si abusa del proprio potere con la spocchia di cui si macchiano i tanti sudditi dei partiti di governo, che educatamente votano leggi che tutelano gli interessi di ben precise lobby, anziché quelli dell’Italia, nonostante le beffarde dichiarazioni contrarie. Quando poi si raggiunge il colmo, come s’è raggiunto presentando con decretazione d’urgenza un provvedimento in cui convivono due dispositivi, l’uno teso a “salvare” gli italiani dall’ennesima tassa (l’IMU) al solo fine di far passare anche l’altro, col quale si ruba agli stessi italiani, per regalarli alle banche, un ben più sostanzioso cadeau, quando si raggiunge un simile grado di rapina, aggravata dalla beffa, è chiaro che gli animi, già messi a dura prova da mesi di continui attacchi alle tasche della popolazione da parte di un governo sempre schierato con i parassiti finanziari, quegli animi, specie se giovani, si scaldano e si lasciano andare ad insulti che nella vita normale non sollevano più neanche un sopracciglio. Il grado di sopportazione di un gruppo di giovani che va in parlamento per cambiare proprio questo pluridecennale schifo di partiti che pensano solo alle poltrone, agli emolumenti, alle tangenti e soprattutto a compiacere il loro occulto padrone, che li manovra da dietro le quinte, a un tratto cede, di colpo, e non si riesce più a trattenerli. Aggiungi anche la continua campagna denigratoria contro il M5S da parte dei partiti, coadiuvati dai media: campagna che giorno dopo giorno fa imbestialire se si considera che chi la fa non ha rinunciato a 1 euro dei suoi sostanziosi privilegi, prebende e pensioni d’oro o d’argento, mentre chi la subisce quei privilegi se li è volontariamente tagliati per darli a chi è senza lavoro. Vogliamo passare da considerazioni “estetiche” di linguaggio ad altre più concrete di sostanza? Teniamo presente che, subito prima della porcata IMU-Bankitalia, il M5S, e con loro la battagliera Giorgia Meloni, avevano dovuto digerire, inascoltati, proprio il niet al taglio delle pensioni d’oro! Insomma, non esce dal parlamento una legge che tenga conto della tragica situazione degli italiani, così come in precedenza non uscivano che leggi ad personam. Vogliamo combattere tutta questa sporcizia col linguaggio politically correct? Certo, sarebbe più elegante. Il premier Letta ha stigmatizzato l’episodio come barbaria (sic!), dimenticando che la barbarie vera è quella che ho più sopra esemplificato, di cui tutti gli italiani continuano rassegnati a pagare il conto. Per conto mio mi auguro che l’indignazione abbia la meglio sulla rassegnazione. E pazienza se scapperà qualche epiteto: c’è di ben peggio. Marco Giacinto Pellifroni