Caro Sguerso

la ringrazio per l’apprezzamento. Sulla questione delle motivazioni credo che sarà d’accordo con me nel riconoscere che la più profonda sta nel fatto che è la lingua dei nostri padri e, se è vero com’è vero che i nostri padri continuano a vivere in noi, essa è anche la nostra lingua. Riguardo a quelli che hanno guidato il ministero, ho voluto ricordare Francesco De Sanctis (non Giuseppe), che è stato il primo a ricoprirlo, e altri illustri uomini di scuola che a lui sono succeduti. L’elenco poteva essere assai lungo e potevo citare Fedele o Balbino Giuliano o l’ultimo grande, Bottai, ma avrei fatto torto agli altri: il fatto è che dall’unità alla fine della guerra il ministero della pubblica istruzione (per un periodo dell’educazione nazionale) è stato uno dei dicasteri chiave, onorato dal fior fiore della cultura italiana. Dopo, il vuoto spinto. La saluto ed è stato un piacere Pier Franco Lisorini

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