Carlo Callegari, da Voghera a Cogoleto
Carlo Callegari
Da Voghera a Cogoleto
Dagli sciroppi per tosse alle linguine allo scoglio
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Carlo Callegari
Da Voghera a Cogoleto
Dagli sciroppi per tosse alle linguine allo scoglio
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Non sempre vale il detto “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova”. Se però si lascia alla spalle la nebbia e si ritrova il mare è più facile correre il rischio e lasciarsi tentare. Come nel caso di Carlo Callegari farmacista di 48 anni di Voghera che dopo 26 anni tra il bancone ha deciso di cambiare vita e trasferirsi a Cogoleto per occuparsi della gestione di un ristorante-bar del Lido. Dagli sciroppi per tosse alle linguine allo scoglio, dal camice e blocchetto delle ricette alle infradito e bermuda. La vita di Callegari è ricominciata da poche settimane. “È stata una scelta di cuore più che di portafoglio -spiega il farmacista di Voghera- per me vivere a due passi dal mare è un sogno che diventa realtà. Appena mi si è prospettata l’occasione di prendere in gestione parte dello stabilimento balneare non ci ho pensato due volte e ho accettato”. Una decisione importante in tempi come questi dove lasciare un posto di lavoro sicuro può sembrare un azzardo. Ma il richiamo del mare è stato troppo forte è così Callegari ha deciso di affrontare la sfida per provare a vincerla sia dal punto di vista professionale sia umano. “Che fine ha fatto la farmacia di Voghera? -si domanda con un sorriso- ovviamente l’ho venduta. Emotivamente non è stato facile perché prima di ereditarla apparteneva a mio nonno e poi a mio papà ma alla soglia di 50 anni una pazzia può essere ancora fatta”. E al momento per questa “pazzia” non c’è nemmeno un pizzico di rimorso né di pentimento. “Chi sta meglio di me? Sono felicissimo -ammette Callegari- anche perché qui mi hanno accolto tutti benissimo dai soci che gestiscono con me lo stabilimento balneare ai clienti storici che mi hanno fatto subito sentire come uno di famiglia. Il mugugno ligure? Solo un luogo comune, lo ripeto: qui a Cogoleto ho ricevuto soltanto gentilezze, sorrisi e cortesia. In questo angolo di Liguria trovo grande vivacità e voglia di fare, uno stimolo a fare del mio meglio. Secondo me Cogoleto è un territorio dalle immense potenzialità turistiche in grado presto, magari con ulteriori valorizzazioni, di raggiungere la fama delle vicine Arenzano e Varazze”. Ma se quello che sarà della cittadina rivierasca è ancora un punto interrogativo (il caso Stoppani e la discarica del Molinetto tengono ancora banco in città ndr) una cosa è certa: la stagione estiva si appresta a partire e non bisogna farsi trovare impreparati. Carlo dal 21 marzo scorso -data di apertura de Il Lido- si occupa della gestione del servizio cucina e l’idea è quella di alternare piatti semplici, alla portata di tutti, a portate più elaborate. D’altronde i numeri richiedono il massimo impegno: davanti a sé Carlo ha un ristorante con 120 posti, tre terrazze e una spiaggia con 180 postazioni Nello staff, due cuochi, un giovane barman oltre ovviamente ai camerieri. In tutto, una decina di persone. «Sarà un impegno durissimo e faticoso, questo è certo –sottolinea indicando la sala mezza piena con i clienti al tavolo– ma ho lasciato Voghera a cuore sereno consapevole che i miei figli verranno spesso a trovarmi e nel tempo libero sarò io il primo a correre da loro”. Imprenditore sì, ma dal cuore tenero quando si parla di affetti e famiglia. Ora però lo sguardo è rivolto al domani perché per Callegari è iniziata una seconda vita. Nemmeno la politica altra grande passione per il 48enne di Voghera riesce a fargli tornare indietro la mente nel tempo. Il mare, a volte, fa miracoli e con le onde è capace di cancellare tutto. |