Borghetto, l’opera creata da un albero malato

Borghetto Santo Spirito, inaugurata l’opera creata da un albero malato

Borghetto Santo Spirito,

inaugurata l’opera creata da un albero malato

 È stata inaugurata, alla presenza del sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa, del rappresentante della provincia Francesco Bonasera, del vicesindaco di Cetara Luigi Carobbene, dello scultore Luigi Finotti, degli amministratori del territorio e dei ragazzi delle scuole, l’opera d’arte “Spirito Intelligente” ispirata al lavoro di Ugo Marano, celebre artista di Cetara (in provincia di Salerno) che ha esportato la propria creatività in tutto il mondo; l’opera è stata creata dal tronco di un cedro del Libano che, in origine, si trovava all’interno del parco Anderson. La pianta, malata, è stata abbattuta qualche mese fa ed il suo tronco affidato alle “cure” dell’artista di origine vercellese.

 


 

“Questo è un lavoro importante e ringrazio il vicesindaco di Cetara per la sua presenza”, ha dichiarato l’assessore alla cultura del comune di Borghetto Santo Spirito Maria Carla Calcaterra, “senza dimenticare il rappresentante dell’amministrazione provinciale e i rappresentanti dei comuni del territorio. Il lavoro che inauguriamo dimostra che una pianta malata può avere una seconda vita e vuole ricordare la comunità cetarese presente a Borghetto che mantiene i legami con la terra d’origine”.

Stessa soddisfazione da parte del primo cittadino Giancarlo Canepa :”Saluto e ringrazio tutti i presenti senza dimenticare i dipendenti comunali che hanno reso possibile tutto ciò. Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo che ha saputo uscire da una situazione triste come quella del taglio di un albero che purtroppo è necessario quando le piante sono malate o pericolanti. In questo cedro abbattuto l’artista ha visto le sue potenzialità ed ha creato questa bellissima opera che rafforza i legami tra i due comuni, Cetara e Borghetto Santo Spirito, ma voglio ricordare anche che Cetara è gemellata con il vicino comune di Ceriale”.

 

 

“Ringrazio i presenti dicendo che tra Ceriale e Borghetto sono presenti molto cetaresi”, afferma il vicesindaco di Cetara Luigi Carobbene, “che hanno portato la pesca. Siamo pochi sul nostro territorio ma sono molti coloro che vivono sparsi in Italia e nel mondo; voglio ricordare la figura di Ugo Marano, per noi molto importante, che ha lasciato diverse opere, alcune incompiute, nel nostro comune. Ringrazio le autorità presenti dicendo che spero che questo sia l’inizio di un rapporto proficuo”.

“La sinergia di lavoro è molto importante ed unire le forze fa bene per il paese.

 

 

Per me il legno è vivo e lo trasformo nel corpo che rappresenta il mio spirito creativo del momento poiché creare è la liberazione dalla paura”, sottolinea lo scultore Luigi Finotti, “e comprendo i motivi che hanno portato all’eliminazione della pianta malata, ma ugualmente mi dispiace vedere un albero abbattuto, cippato o bruciato; perciò quando ho saputo di questo cedro del Libano ho deciso di fare qualcosa per cercare di farlo “sopravvivere” nell’arte. Mi rivolgo ai sindaci dei comuni del territorio dicendo che, per qualche motivo, vi ritroviate a dover fare a meno di un albero secolare, con una storia unica, contattatemi. Sono disponibile a lavorarlo e trasformarlo in qualcosa di nuovo. E chissà che prima o poi non si possa creare un “museo degli alberi secolari” del nostro comprensorio”.

 

 

“Una bella cerimonia e ringrazio il sindaco Canepa e l’amministrazione di Borghetto per l’invito e l’organizzazione dell’evento che ci ha permesso di incontrare ancora i nostri “gemellati” di Cetara. Sicuramente questa inaugurazione è stata un momento importante per consolidare il nostro legame con Cetara e avviare ancora altre iniziative congiunte nei prossimi mesi; come amministrazione comunale stiamo lavorando per una programmazione di eventi e visite che possano coinvolgere la comunità di Cetara e gli abitanti cerialesi originari della località costiera salernitana”, conclude il sindaco di Ceriale Luigi Romano.

      SELENA BORGNA

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.