Blue economy, se si investe nel mare…
iWORK Rubrica di Sonia Cosco da IL LETIMBRO
Blue economy, se si investe nel mare l’occupazione va a gonfie vele
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Blue economy, se si investe nel mare
l’occupazione va a gonfie vele
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Si è conclusa il mese scorso la seconda edizione della Blue Economy Summit, la manifestazione dedicata all’economia del mare, promossa dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City. Tre giorni di convegni, tavole rotonde ed eventi il cui obiettivo è di creare consapevolezza delle opportunità che derivano dal settore, creare sinergia tra istituzioni e comparti marittimi e mostrare il mare come risorsa per uno sviluppo economico senza dimenticare l’aspetto della sostenibilità ambientale. Il mare piace, che sia per vacanza, che sia per lavoro, e offre diversi sbocchi professionali e la blue economy diventa così un comparto fondamentale per il nostro territorio.
Settecento sono stati gli studenti che hanno partecipato alla visite tecniche presso le eccellenze del porto di Genova e durante il convegno si è evidenziata l’impennata nelle iscrizioni a corsi di formazione finanziati dalla Regione Liguria per diventare marinai, tecnici di diverse specializzazioni (come i frigoristi navali o gli operatori subacquei) o addetti all’ospitalità alberghiera sulle grandi navi da crociera. 77% è la media dei partecipanti e positivo è anche il dato relativo all’assorbimento di queste figure (100%) a seguito del monitoraggio che si è avuto a 180 giorni dalla fine dei corsi “”blue economy””. La Regione Liguria ha stanziato 5 milioni di euro e Genova continua a rimanere la capitale dell’economia del mare. Il 49% delle merci in entrata e in uscita passa dal capoluogo ligure che svetta an- che per polo crocieristico e le banchine di Savona, Vado, Genova sono uno dei principali scali delle autostrade del mare. Dal 1999 al 2019 il turismo crocieristico in Italia è quadruplicato. I risultati relativi alla formazione professionale nel campo della blue economy sono anche legati alla scelta di mettere un vincolo occupazionale (del 30%) per accedere al bando e una premialità proporzionale all’assunzione prevista. Enti formativi e aziende si sono quindi dati da fare per creare un vero incontro tra domanda e offerta, tra formazione e reale fabbisogno del mercato. Nuovi corsi partiranno anche grazie allo stanziamento di 8 milioni di euro per formare disoccupati under 29. Per quanto riguarda la nostra città, Savona sarà home port di Costa Crociere fino al 2044 con investimenti per 24 milioni di euro e si appresta ad accogliere la nuova ammiraglia della flotta, Costa Smeralda che ospiterà 6.600 passeggeri. All’orizzonte vi sono per la Torretta diversi progetti che vedono la sinergia tra Comune e Costa, legati sia allo sviluppo economico sia alle buone pratiche ambientali.
iWORK Rubrica su occupazione e opportunità di Sonia Cosco
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