Aurelia bis, un ritardo lungo solo trent’anni

“AURELIA BIS,
UN RITARDO LUNGO SOLO TRENT’ANNI”

 

Francesco Gervasio, sindaco di Marina dal 1982 al ’92, ricorda le opere incompiute “per colpa della burocrazia

“AURELIA BIS, UN RITARDO LUNGO SOLO TRENT’ANNI”

 “In Italia tutto è possibile, ma oltre trent’ anni prima di dare avvio ai lavori dell’ Aurelia bis sono davvero troppi”. Commenta così la situazione attuale Francesco Gervasio, sindaco di Albissola Marina dal 1982 al 1992 e uno dei proponenti del primissimo progetto per la realizzazione di una strada di scorrimento veloce in grado di collegare le Albissole con Savona. Se gli anni passano – la primissima bozza di progetto risale all’aprile del 1982! – l’esigenza ancora oggi è la stessa: deviare il traffico dalla litoranea all’interno e ridare un po’ di respiro alla via Aurelia spesso intasata da automobili e mezzi pesanti. “Il problema era già attuale trent’anni fa – spiega Gervasio indicando vecchi articoli di giornale che riportavano il progetto – ma già allora, proprio come oggi, non mancavano fazioni politiche e comitati contrari alla realizzazione dell’opera”. Se l’esigenza principale era quella di alleggerire il traffico cittadino, la scelta di avvallare il tutto era dettata anche da ragioni turistiche e artistiche. Infatti il progetto originario prevedeva, oltre alla realizzazione della strada di scorrimento veloce, un restyling degli arenili con interventi di riqualificazione sul territorio di Albissola Marina. La volontà dell’amministrazione comunale albissolese era quella di allargare la passeggiata di dodici metri verso il mare elevandola da terra di settanta centimetri nel tratto che dal porticciolo dei Bagni Sant’ Antonio arriva fino alla Madonnetta.

L’aspetto più innovativo, però, era il piano di ristrutturazione di piazza Fontana ad Albissola Marina che sarebbe divenuta un centro artistico di eccellenza. “Il progetto di urbanizzazione degli arenili è datato 3 maggio 1987 con un costo complessivo di interventi che si aggirava intorno agli 800 milioni di lire – riprende Gervasio – in questo spazio, completamente ripensato, sarebbe sorta un’ arena per le manifestazioni e un’area verde con panchine e giochi per bambini. Inoltre per dare lustro alla piazza la moglie di Lucio Fontana aveva promesso di regalare alla città tre opere dell’artista, insomma Albissola Marina avrebbe cambiato volto”. Quando però tutto sembrava procedere per il meglio (i Comuni di Savona, le due Albissole, la Provincia di Savona, il Porto e l’Anas erano d’accordo) un intoppo vanificò ogni sforzo da parte di chi, come Gervasio, aveva riposto grande impegno in questo progetto.

 

 

“Avevamo ottenuto il via anche dal Ministero – ricorda l’ex sindaco Gervasio, con un pizzico di amarezza – poi però qualcosa andò storto e la pratica fu fermata dalla Regione senza dare spiegazioni, forse solo per uno sgambetto politico”. Trent’anni dopo il progetto di Aurelia bis – seppur sostanzialmente diverso da quello del 1982 – è partito così come sono partiti i lavori che secondo il cronoprogramma della Regione Liguria dovrebbero terminare nella primavera del 2017. Ma come è possibile che prima del mese di febbraio 2012, data di inizio dei lavori, nei trent’anni precedenti non si sia partiti con l’Aurelia bis? Francesco Gervasio ricordando il decennio trascorso in qualità di amministratore pubblico non ha dubbi: ”Non mi sorprende che per tutti questi anni non si sia più fatto nulla – conclude – il nostro è un Paese strangolato dalla burocrazia e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

 

ANDREA GHIAZZA  da IL LETIMBRO

   E’ in edicola il numero di settembre 

 

 

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