Attraverso tutti gli errori possibili

Attraverso tutti gli errori possibili

 

Attraverso tutti gli errori possibili
Autostrade lunghe pochi chilometri e poi lasciate incomplete e in disuso. In Sicilia ne ricordo qualcuna. Degli Ospedali non completati e aperti ai venti e alle razzie di senzatetto che vi trovano un rifugio “Striscia la Notizia” ci ha documentato e allietato a sufficienza. Le chiavi di lettura sono sempre le stesse: il potere parallelo che s’infiltra in corso d’opera e fa lievitare i costi.

 
Il che significa che non c’è rimedio alcuno: meglio far funzionare bene le strutture che ci sono, anche se vecchie. L’Italia patria della “mafia”, modello vincente esportato con successo in altri paesi, sembra oggi avere imparato qualcosa (ma poco) attraverso tutti gli errori possibili. Ma sarà ormai un male sociale dovuto alla nostra “natura” mediterranea?  Sicuramente i Sindacati hanno imparato fin troppo bene come i problemi occupazionali d’oggi derivano dal ’68 da noi durato decenni.
La Michelangelo e la Raffaello a Genova

Ricordate la contestazione sistematica, l’ondata rivoluzionaria, i treni bloccati, le occupazioni di fabbriche e scuole e le grottesche mediazioni del ministro Donat Cattin?

Sorvoliamo sul resto, tra mezzo secolo tutto sarà condensato in poche righe di un manuale di Storia per i Licei. C’è però uno dei tanti errori che a tutt’oggi non riesco a comprendere e sarò sinceramente grato a chi volesse confutare e perfezionare i miei pensieri. Mi domando e vi chiedo: “è stupido costruire transatlantici quando in America si arriva in una manciata di ore in aereo?”.

Ebbene, ricordate in quali anni furono costruite la “Michelangelo” e la “Raffaello” ? Dopo pochi anni questi due splendidi transatlantici furono messi in disarmo. Erano un passivo per lo scopo cui erano destinati. Eppure nella metà degli anni ’60 si andava già in America in aereo e anche i bambini d’allora sapevano che l’aereo sarebbe stato il mezzo del futuro. Per cui c’è da chiedersi: “chi furono gli stupidi che fecero costruire queste due navi”? O c’era qualche logica oscura che mi sfuggì allora e continua a sfuggirmi oggi?

 

7 giugno 2011                  Salvatore Ganci

 
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