Assoutenti

Turismo e tutela del consumatore: nessuno deve barare
L’assoutenti interviene e rivela un accordo con Galtieri

Turismo e tutela del consumatore: nessuno deve barare
L’assoutenti interviene e rivela un accordo con Galtieri
 

Il presidente onorario di Assoutenti della Provincia di Savona, Gian Luigi Taboga, ci ha inviato una lettera documento, dopo aver letto su Trucioli Savonesi, quanto emerso dal…convegno…promosso dall’Udc provinciale a Loano 2 Village, sabato 19 febbraio 2011.

Taboga, lamenta di non essere stato invitato, in effetti non era un incontro ad inviti. Tra le altre cose, Toboga in riferimento agli interventi di Luciano Pasquale e Franco Zino, osserva che non si può ridurre tutta la tematica alla mera elencazione del modo in cui fare più quattrini nel comparto turismo, dimenticando la priorità assoluta che merita l’utente-turista. Che purtroppo non se ne tiene in dovuto conto.

Taboga ricorda che ai tempi della presidenza degli albergatori di Angelo Galtieri, si era arrivati all’accordo di una convenzione “carta dei servizi”, con l’assenso anche del neo assessore regionale Belangieri.

Il presidente dell’Assoutenti fa un’osservazione che merita la giusta attenzione. “Qui ci troviamo di fronte – afferma – che lo stesso controllore sia il controllato e non penso sia una soluzione di buon senso, né capace di incidere. Credo di non fare processi alle intenzioni, ma non potrò mai credere che si rendano pubbliche certe situazioni e non mi riferisco alla privacy, ma a reclami più che fondati da parte del turista”.

Occorre rispettare, ad avviso, di Taboga il rapporto tra chi esercita e fa ospitalità e il cliente, chi acquista un servizio. E qui si innesca la gestione dei reclami che non può essere affidata ad una parte, ma ad un “arbitro”, ovvero le associazioni.

Gian Luigi Taboga (foto IVG.it)

Due anni fa all’Università di Rimini il tema era stato affrontato in modo assai concreto. La tutela del consumatore e mi riferisco alla nostra più diretta concorrente la Francia dove si è raggiunto un livello soddisfacente ed ampio. Dal viaggiatore, a chi va al ristorante, ai servizi pubblici, a quelli alberghieri.

Invece, bisogna ammettere, che noi continuiamo sulla strada dei provincialotti, per poi lamentarci se perdiamo quote di mercato. Se siamo più vulnerabili nei momenti di crisi. La carta dei servizi resta la cartina di tornasole, non per punire, ma per migliorare nell’interesse di tutti”, conclude Toboga e senza paraocchi. Nessuno insomma deve poter barare.

ECCO QUANTO SCRIVE TABOGA

In riferimento al ” Codice del turismo” vogliamo ricordare che le Regioni hanno delega per legiferare in merito al turismo, e lo stanno facendo secondo criteri che,tenuto conto delle normative europee e nazionali, rispecchiano particolari esigenze della vocazione locale in materia economica, sociale, culturale, ed ambientale.

Ciò premesso riteniamo utile compendiare in un unico testo gli aspetti generali che regolano il rapporto tra il “consumatore/turista” e chi come “professionista” agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale quale operatore turistico, sia essa persona fisica o giuridica in campo commerciale, artigianale o professionale.

Il Codice del Consumo già prevede norme relative alla tutela del turista in quanto consumatore, ma limitatamente

al turismo organizzato, lasciando ampio spazio d’interpretazione in tutti gli altri casi.

Dalla nostra esperienza risulta purtroppo  un notevole contenzioso tra i “” dovuto alla parte contrattuale che spesso ha riferimenti puramente consumatori/turisti” ed i “professionisti verbali e consuetudinari, difficilmente ascrivibili a norme giuridiche.

Data la complessità dell’offerta (alberghiera, crocieristica, case ammobiliate ad uso turistico, all’aria aperta, ecc. ecc.) difficilmente una normativa se pur specifica e dettagliata (a maggior ragione se priva di sanzioni per gli inadempienti ) può garantire il “consumatore/turista”.

Riteniamo pertanto avvalersi dello strumento delle “carte dei servizi” che redatte in collaborazione con le associazioni dei consumatori e sottoscritte dai “professionisti” del settore e in forma collettiva dalle associazioni di categoria,

potrebbero essere uno strumento efficace e di promozione di una qualità concordata e garantita; le Regioni dovrebbero essere deputate al coordinamento di tavoli di lavoro per la loro elaborazione e adeguata pubblicizzazione.

Nell’ambito della “carta dei servizi” dovrebbe essere prevista , come definito all’art. 2 comma 2 Decreto Legislativo del 4 marzo 2010 n. 28 la possibilità di ricorrere nelle controversie oggetto di mediazione tramite la negoziazione volontaria e paritetica né le procedure di reclamo previste dalle carte dei servizi.

Il processo conciliativo per essere valido e normalmente utilizzato deve essere rapido, facile, poco costoso.

Le associazioni dei consumatori sono in grado per la loro lunga esperienza in materia  e capillare distribuzione sul territorio, di  svolgere un ruolo molto importante e decisivo.

Ricordiamo che circa il 75% di coloro che subiscono un torto non reclamano, cambiano fornitore e spesso località!

Il fenomeno del “passa parola” via internet ha accentuato la volatilità della clientela e solo accordi precisi, rispettati e garantiti possono invertire la tendenza al calo del turismo nostrano.

 ASSOUTENTI  

Presidente Onorario  Gian Luigi Taboga 

  

 

 

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