FORMAZIONE professionale: un pozzo senza fondo. Solo nel
primo semestre dello scorso anno l'Amministrazione
provinciale ha pagato agli insegnanti del centro "Varaldo"
di via Amendola (una delle tante strutture pubbliche che
formano i lavoratori di domani), circa 900 mila euro di
stipendi. Il consuntivo di fine anno arriverà più avanti, ma
visto che l'ente organizza corsi undici mesi l'anno si può
ipotizzare che alla fine l'esborso complessivo sarà di
almeno 1,7 milioni. Mentre è di circa 8 milioni l'anno
l'importo complessivo destinato alla formazione nel Savonese.
Un fiume di denaro che, è bene precisare, arriva dall'Unione
Europea attraverso la Regione e viene distribuito sul
territorio dalla Provincia e, in particolare,
dall'Assessorato alle politiche del lavoro.
Un milione e 700 mila euro, si sideva, gli emolumenti di un
anno, riferiti ad una singola struttura. Tanto per fare un
raffronto, con la stessa cifra la scuola pubblica paga gli
stipendi di una cinquantina di insegnanti di ruolo, o se
preferite di un intero istituto superiore di grandi
dimensioni. Se si considera poi che ai corsi del "Varaldo"
hanno partecipato lo scorso anno circa cinquecento allievi
(il dato è fornito dalla stessa struttura),si deduce che per
ogni corsista la Provincia "investe" circa 3 mila 400 euro
l'anno. Soldi ben spesi, se spalancano le porte al mercato
del lavoro. Il fatto è che su questo punto non esistono dati
certi. Non si sa, in altre parole, qual è la percentuale di
allievi che al termine dei corsi trovano effettivamente un
impiego.
Non più di un anno fa proprio su questo argomento si accese
un dibattito politico all'interno della maggioranza di
Palazzo Nervi, con il socialisti che dichiaravano: «Si
spendono risorse ingenti senza risultati tangibili sul
fronte occupazionale». E subito dopo il presidente Marco
Bertolotto si era impegnato a chiedere all'assessore
competente una relazione dettagliata. Dopodiché il silenzio.
L'elenco degli emolumenti del primo semestre 2006,
pubblicato all'albo pretorio di Palazzo Nervi, ripropone ora
il problema. Anna Antolini è la dirigente responsabile del
procedimento, come si dice in gergo. «Non è un mistero che i
costi più alti della formazione professionale riguardino le
docenze - afferma - e le cifre riconosciute ad ognuno si
basano su criteri fissati non da noi e che la Provincia si
limita ad applicare. La formazione professionale resta
comunque un ausilio prezioso sia per i disoccupati sia per
gli occupati che intendano qualificarsi».
Nel 2006 i percorsi di formazione al centro "Varaldo" hanno
riguardato soprattutto la promozione turistica, la sartoria,
l'informatica. Tra i docenti regolarmente retribuiti anche
nomi conosciuti come quelli dell'ex assessore del Comune di
Savona, Wilma Pennino, reclutata dalla Provincia come
esperta in promozione turistica, o Gabriele Catalano, attore
e factotum della cantina teatrale dei "Cattivi maestri",
tutor del corso "Artemisia" o, ancora, l'autore di testi
televisivi Felice Rossello, docente dello stesso corso.
Bruno Lugaro
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