Saranno i cittadini a dire che tipo di sviluppo vedono per le loro città e magari potrebbero dare anche qualche spinta verso la cultura delle città europee...
AMBIENTE = REFERENDUM

Antonia Briuglia

 Le prime sedute delle "audizioni", ad esito scontato, concesse dall'Amministrazione di Savona sull'"affare Margonara"  si sono rivelate, con facili previsioni, complicati equivoci verbali.

Un esempio di come, dichiarazioni deboli contraddittorie o confuse possano dare adito a strumentalizzazioni e interpretazioni diverse,  è stata giorni fa la "penosa" rettifica sui quotidiani dell'Ordine dei Geologi, circa  le dichiarazioni presentate.

Essi,infatti, ribadiscono la loro competenza, ma nel contempo l'impossibilità ad esprimere opinioni sul progetto, in assenza di documentazione ambientale e geologica. Mi chiedo, allora, chi dovrebbe produrla e quando avverrà "l'approfondito ed esaustivo processo conoscitivo della geologia di quella zona "? A progetto approvato? Peccano forse di "ingenuità" i geologi savonesi quando asseriscono di voler valutare "i processi evolutivi geomorfiologici e i riflessi sul complesso sistema  della piattaforma antistante l'area di progetto" in una seconda fase?

La seconda fase di discussione non ci sarà!!

Mentre gli Ingegneri  auspicano lo spostamento a Miramare, gli Architetti confermano ormai la loro assenza "critica e culturale " sulla progettazione del territorio savonese, assicurando la loro fedeltà all'Autorità Portuale e al Sindaco e quest'ultimo è impegnato  a invitare a cena i dissidenti: la Giunta di Savona si prepara a confermare la decisione già presa, con l'aiuto provvidenziale di una parte di Forza Italia, già dichiarato dal portavoce sugli organi di stampa.

Purtroppo è evidente, anche dopo  l'ultima vicenda, legata alle decisioni prese sull'ampliamento della Centrale a carbone di Vado, l'incapacità dei partiti a governare il territorio per insipienza e perchè attratti da altri interessi che non quelli di difesa della salute e della "vivibilità" dei cittadini. Ci si affida al" protagonismo" dell'architetto " di grido " per cavalcare le deboli tematiche del "degrado della Margonara", della falsa difesa degli scogli, del "business" della costruzione del porto e della torre sul mare, di fantomatici posti di lavoro  e delle incomprensibili occasioni per migliorare la viabilità mai risolta.

Se le firme già raccolte contro l'intervento, e pubblicamente ignorate, non fanno paura, si conceda allora un REFERENDUM, nel Comune di  Savona  e in quello di Albissola Marina, visto che la Margonara insiste sul suo territorio.

Si dia la prova di rispettare i cittadini, non solo perchè elettori, e di rispettare veramente la democrazia partecipativa, che non è un " vocabolo sconcio", ma risultato di lotte che sembrano essere lontanissime. Saranno i cittadini a dire che tipo di sviluppo vedono per le loro città e magari potrebbero dare anche qualche spinta verso la cultura delle città europee che sembrano, oggi, essere irraggiungibili.

   Arch. Antonia Briuglia

 L' intervento è già stato pubblicato parzialmente da LA STAMPA