BOX DELLA VILLETTA: si riparte da zero. Dopo la battaglia in
consiglio comunale, con la maggioranza di centrosinistra
affondata dall'iniziativa della consigliera di minoranza
Patrizia Turchi (A Sinistra per Savona) che ha proposto di
rimettere in discussione il progetto, adesso la pratica
entrerà nel vivo in commissione, in circoscrizione e poi
nuovamente in consiglio.
L'iter? «Nella prima commissione utile, la settimana
prossima o tra due, si discuterà la proposta di delibera che
la sottoscritta ha presentato a dicembre incassando il
parere negativo degli uffici comunali, ovvero proporre una
variante al Puc che impedisca del tutto la cementificazione
del parco del seminario vescovile - spiega Patrizia Turchi -
La mia proposta è radicale, esclude del tutto la possibilità
di cementificare quell'area verde, ma questo non significa
che nella stessa commissione qualche altro consigliere non
possa farsi carico di proporre un emendamento meno radicale,
che riveda il progetto con qualche modifica. L'importanza
del voto di martedì sera è proprio non aver pregiudicato la
possibilità che uno qualsiasi di noi consiglieri possa
proporre delibere in grado di intervenire nella
pianificazione e gestione del territorio. Poi nel merito
della mia di delibera si può discutere: se la Margherita o
altri partiti vogliono farne una più soft, la facciano. Io
resto dell'idea che a questi box si debba dire un no secco».
In concreto, viste le posizioni dei vari partiti nell'ultimo
consiglio, è difficile che questo no incontri il favore di
una maggioranza anche se "trasversale". Più facile prevedere
l'adesione ad un'ipotesi di progetto meno impattante, che
salvi più alberi possibile, magari riduca il numero dei box
(105) e sicuramente sposti le rampe d'accesso dal costone
che si affaccia su via Beato Ottaviano. D'altra parte per un
semplice «ritocco migliorativo» del progetto si sono
espressi tutti, da Margherita e Rifondazione, a tutta la
minoranza di centrodestra. Mentre Ds e Sdi (anche se con
qualche eccezione) hanno difeso il progetto così come
presentato dalla società Incisa srl, elaborato dallo studio
di Rodolfo Fallucca.
«Vediamo cosa succederà, quel che mi preme è chiarire che
gli uffici sono già al lavoro per riportare sui giusti
binari questa pratica - dice ora l'assessore all'urbanistica
Rosario Tuvè (Margherita) - Mi hanno anche riferito che
l'esito della perizia ambientale richiesta dal Comune sullo
stato di salute delle piante è positivo. Altro non voglio
dire. Se ne parlerà presto in commissione».
E in effetti la perizia che l'agronomo Pollero - incaricato
dal Comune di valutare lo stato di salute delle piante che
il Comitato dei residenti della Villetta vuole salvare a
tutti i costi - sembra tutt'altro che fugare dubbi sulla
buona salute, anzi.
«Diciamo che il saldo tra il verde che c'è oggi e quello che
ci sarebbe con l'intervento della società Incisa, non è
negativo in fatto di piante e verde - conferma l'assessore
all'Ambiente Jorg Costantino (Rifondazione) - Oggi molte
piante di quel costone su via Beato Ottaviano sono malandate
e secche, è una mezza giungla ed è in parte degradata. In
futuro, con le nuove piante previste dai privati, ci sarebbe
un aumento generale del verde e della qualità. Questo non
significa spalancare le porte ai box e al cemento. Resto
dell'avviso che una modifica del progetto sia doverosa. Ma è
sbagliato puntare tutto sulla salute degli alberi. Teniamo
conto, comunque, che io mi sono occupato della perizia in
chiave ambientale ma restano da vedere le ripercussioni del
progetto per viabilità e traffico».
Dario Freccero
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