Grillo, blitz anti inceneritore "Programmi da anni ´70"
 La Repubblica
Destra e sinistra, stoccate per tutti
"Lotta dura contro i diossini Io sindaco? Siete scemi"
DONATELLA ALFONSO

LOTTA dura contro i "diossini", predica Beppe Grillo, che sullo scalone di Palazzo Fieschi, quando il salone affacciato su via Sestri è già gremito da un quarto d´ora, enuncia non solo la sua sempre più ferma opposizione all´inceneritore, ma il verbo della politica "grillista" («e non date retta a quel mio omonimo del terzo valico, ohi!»). Lo fotografano con i telefonini, lo tirano per il giubbotto, aspettano la battuta, ma soprattutto lo ascoltano seri quando dice: «Non permettete più a nessuno di decidere per conto vostro. Non so più se sono un comico, e sono indeciso se farvi ridere o farvi incazzare: beh, penso che sia l´ora che vi incazziate. Voi credete di votare per il sindaco, ma non ce ne sono più, sono solo funzionari di partiti che fanno riferimento a loro stessi! Ripartiamo dal basso, cominciamo dalle cose che ci interessano. L´inceneritore è la prima di queste cose, ci dicono che tutto va bene, ma dove, ma come? Questi hanno programmi da anni Settanta». Attacca a testa bassa la sinistra «che è come la destra, ma lo sapete che i Ds sono sponsorizzati da quelli che costruiscono gli inceneritori, che uno degli sponsor delle «feste nazionali dell´unità costruisce questi impianti?». Sollecita tutti ad ascoltare i tecnici - il ricercatore Stefano Montanari che studia le nanopolveri killer, Valerio Gennaro di medici per l´ambiente, il Mobility manager del Comune ed ambientalista convinto Alberto Santel - chiamati da comitati ed ecologisti a Sestri per parlare dell´inceneritore - che spiegheranno perché e come le polveri fanno male. Ma la politica è in ogni frase: Grillo ironizza verso il "diossino" Fassino, auspica che il prossimo sindaco «abbia un titolo di studio, una fedina penale pulita, e poi lo estraiamo a sorte». Non vuole parlare dei candidati, di sinistra e di destra «ma per favore, fanno discorsi vecchi, parlano di terzo valico, di viadotti, di piattaforme logistiche: volete vivere in una piattaforma, voi? Io ho fatto quattro code in auto per avere il passaporto elettronico e mi sono dovuto leccare una marca da bollo! Ma non lo capite che il futuro è e nella rete, come faccio io con il mio blog, come ha capito Sigolèn o la Hillary?». Càndidati, fallo tu il sindaco, gli gridano: «Siete scemi, io in questa città ci voglio vivere, io con questi qua non mi ci metto. Neanche voglio muovere voti, voglio che sia la gente a muoversi per conto loro. Ai candidati chiedete che idea hanno del futuro. E dell´energia: basta con gli inceneritori, con la dittatura dei piromani!».
Ce n´ha per tutti, Grillo, dalle intercettazioni Telecom «con quello lì, il Tronchetto dell´infelicità», ai passanti autostradali come il Broni-Mortara («cento milioni di euro per i disegni, e non lo vuole nessuno! Quelli di Broni a Mortara non ci vogliono neanche andare!»). Ma soprattutto torna all´inceneritore, al diritto alla salute. «La democrazia se n´è andata con le scelte che non ci fanno fare, invece bisogna discutere tutto: poi si fanno o non si fanno, inceneritore compreso». E mentre Grillo parla a Sestri pochi chilometri a monte, a Borzoli, mamme e bambini della zona lasciano il presidio alla base di via Militare, durato a tratti per tutto il pomeriggio: sotto accusa il movimento continuo dei camion diretti alla discarica.