PALAZZO Santa Chiara, biblioteca civica di Monturbano e
Palazzo Pozzobonello. Tre edifici pubblici di pregio sui
quali l'amministrazione comunale ha avviato da qualche
settimana un ragionamento. L'obiettivo è un utilizzo più
funzionale alle esigenze della città, se è il caso anche
modificandone l'attuale destinazione d'uso. L'assessore al
Patrimonio, Rosario Tuvé, presenterà presto alla giunta il
suo progetto che prevede novità di rilievo.
Cominciamo dall'ex sede della Questura. Come noto c'è un
piano già in fase avanzata che prevede il trasferimento a
Palazzo Santa Chiara della sede dell'Autorità Portuale. Ma
poiché gli uffici del porto non occuperanno l'intero
stabile, l'assessore sta verificando con il Provveditorato
regionale alle opere pubbliche, titolare dell'operazione, la
disponibilità di spazi per il Comune.
L'idea è di trasferirvi la biblioteca civica, troppo
decentrata sulla collina di Monturbano e sulla quale incombe
la vecchia grana dell'unica strada d'accesso. E' di
proprietà privata e il Comune non è mai riuscito a risolvere
in modo definitivo la questione del diritto di passaggio.
Se la biblioteca dovesse scendere a Palazzo Santa Chiara,
l'edificio di Monturbano potrebbe essere destinato in parte
all'Archivio di Stato - che a sua volta libererebbe Palazzo
Pozzobonello, la cui sistemazione è un' emergenza per il
Comune - e in parte all'istituto scolastico Della Rovere.
Questa la catena di trasferimenti ipotizzata nel piano.
Su Palazzo Pozzobonello non è affatto tramontata l'idea di
una cessione ai privati. La novitàè che si tratterebbe di
un'alienazione parziale. Il Comune vorrebbe infatti tenere
per sé primo e secondo piano (naturalmente ristrutturati)
per realizzarvi una sala di rappresentanza e magari nuovi
spazi museali. L'operazione potrebbe essere finanziata
completamente dai privati in cambio della disponibilità dei
piani superiori da destinare ad edilizia residenziale. Ad
occhio si potrebbero ricavare una decina di alloggi.
L'Archivio di Stato, oggi inquilino di Palazzo Pozzobonello
troverebbe, come detto, una sistemazione ideale dal punto di
vista degli spazi, a Monturbano. Queste le ipotesi sulla
carta. Tuvé le presenterà in giunta non appena raccolte le
informazioni necessarie su Palazzo Santa Chiara. La
disponibilità di spazi nell'ex questura è infatti la chiave
per far decollare il progetto.
E sempre nel centro storico il Comune venderà nelle prossime
settimane, a trattativa privata, l'edificio di via Sansoni
la cui vendita all'asta è andata deserta due volte. Intanto
il Comune sta trattando la disponibilità dell'ex Capitaneria
di piazza Leon Pancaldo dove pensa di ospitare associazioni
culturali e sportive oggi sparse per tutta la città,
talvolta in locali angusti, ai limiti dell'agibilità.
Associazioni alle quali sono già statti promessi spazi anche
nell'ex dispensario di via San Lorenzo.
Bruno Lugaro
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