TAVOLA – ROTONDA- Sala Mostre della Provincia
Mercoledì 24 gennaio ore 15,30

L’AMICO CONSULTORIO:
UNA RISPOSTA PER MAMMA
E BAMBINO

MARGHERITA PIRA

TAVOLA – ROTONDA-  Sala Mostre della Provincia

Mercoledì 24 gennaio  ore 15,30 

Un grido più forte. Un vagito. Un attimo di silenzio teso. Poi l’esultanza.

La bimba è nata! E’ nata.

La ragazza dagli occhi neri e dai capelli neri ora è abbandonata stanca sul lettino della sala parto.

E’ stanca. Tanto stanca. Il suo corpo chiede di riposare, ma lei non vuole. Ora deve assaporare tutto il miracolo della nuova vita.

Lei sa che ha compiuto un atto sacro. Dal suo corpo è stata generata una nuova creatura. E’ un compito importante che le è stato affidato: trasmettere la vita. E ogni altra donna si ritrova in lei. In questo è il privilegio e il peso dell’essere donna.

Poi il ritorno nella stanza accogliente dell’ospedale; i festeggiamenti degli amici; i fiori e i doni.

E’ tutto tanto strano.

La ragazza dagli occhi neri è felice, ma si rende conto che non è più una ragazza. E’ una donna cui sono affidati un compito e delle responsabilità cui non può venir meno. 

Ma i giorni nell’ambiente rassicurante dell’ospedale passano presto.

Alla donna dagli occhi neri viene dato un fagottino in braccio e le dicono: “Vai. Portala a casa. E’ tua figlia.”

E ora? Cosa fare ora?

La donna dagli occhi neri è spaventata. Tutto la terrorizza.

Come si tocca una creaturina così piccola? E se fa la pipì come si cambia il pannolino? Sarà in grado di darle il suo latte a sufficienza? Non rischierà di farla morire di fame?

E adesso perché piange?Forse ha fame o forse ha mal di pancia? Ma se stesse male davvero? Deve coccolarla tra le braccia o lasciarla piangere nella culla?

Tutti le dicono come deve fare, ma tutti dicono cose diverse. Lei non sa più cosa è giusto.

La donna dagli occhi neri ha paura.

Pensa di non essere all’altezza della situazione e, in corrispondenza delle crisi di pianto della bimba, si scatenano in lei crisi di disperazione.

Fra gli altri un’amica le dice: “Perché non vai al consultorio? Io mi sono trovata bene là. Mi hanno aiutata tanto.”

La donna dagli occhi neri ci prova. Mal che vada le andrà buca e non sarà peggiori quanto è già.

L’accolgono con un sorriso. E’ un buon inizio.

Si siede un po’ timorosa e vede tante altre mamme, tutte come lei con la loro creaturina e questo la conforta.

Ci sono anche quelle con i bimbi più grandi che se la tirano un po’ da esperte, ma ciò non infastidisce.

Poi arrivano i tecnici ( o meglio le tecniche ) e sono strane.

Ma queste non se la  tirano proprio ed è molto strano. Ne sanno di più, ma sono rimaste terribilmente umane. Accarezzano con la voce e lentamente la donna dagli occhi neri è più sicura.

Sa che non è più sola. Sa che qualcuno vuole aiutarla ed è in grado di farlo.

Le parlano di tante cose. Della pesatura, dell’allattamento, del come gestire il pianto della bimba, dei corsi di massaggio e ditante altre cose anche per il futuro.

“Grazie signore dal volto umano” Pensa la donna dagli occhi neri e no rischia più la depressione post parto. “Grazie”.- 

Questa bella storia ci è stata raccontata dalla donna dagli occhi neri e noi di Telefono Donna abbiamo pensato che sarebbe stato bello farla sapere anche agli altri.

Siamo state ricevute dalla dott .Pregliasco dell’ASL 2 e dalle sue collaboratrici e così è nato il progetto dell’incontro pubblico che si terrà ( grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Provinciale ) il 24 gennaio.

Con affetto diciamo alle giovani mamme, a quelle che si apprestano a diventarlo e ( visto il ruolo che hanno assunto ) alle nonne: “Venite ad ascoltare e a partecipare. Ne sarete contente.  

Margherita Pira