In città nasce il polo della cultura IL SECOLOXIX
Musei riuniti al Priamàr
Si espande l'Archeologico, tornano le opere di Renata Cuneo e la donazione Pertini
NASCE il nuovo polo museale al Priamàr. Ed è una novità che non ha come unico scopo quello di soddisfare i palati più raffinati degli amanti di archeologia ed arte. E' indirizzata, piuttosto, a tutti coloro che sono appassionati della storia e della cultura della città. E, attraverso questa chiave di lettura, guarda al turismo di qualità che Savona si è posta come obiettivo di agganciare dopo la chiusura dell'era industriale e la virata verso il terziario.
Il progetto verrà approvato stamattina in giunta e, subito dopo, gli architetti saranno a Palazzo Sisto per illustrarne anche pubblicamente le coordinate: il polo museale si insedierà a Palazzo della Loggia. Attualmente, vi si trova - in una situazione di cui i responsabili denunciano da anni l'angustia - il solo Museo archeologico. Ma ci sono gli spazi, liberi, a suo tempo occupati dalla Pinacoteca civica ora definitivamente trasferita a Palazzo Gavotti. Così, il Museo archeologico potrà uscire dall'attuale isolamento - negativo per sé e per il Priamàr in generale - ed espandersi andando ad occupare, oltre al piano al livello del piazzale del Maschio, dove oggi si trova, anche quello superiore. Il Museo archeologico, come si diceva, acquisterà con gli spazi anche un respiro diverso, divenendo una "museo della città" nel senso più ampio del termine, proponendo dagli scavi con le tombe a cappuccina sino alle evoluzioni storiche più recenti della comunità savonese. Potranno soprattutto tornare a vivere il Museo Cuneo e il Museo Pertini, due collezioni che un atteggiamento complessivo di disattenzione aveva negli anni più recenti penalizzato. Basterà ricordare, in proposito, la scorreria vandalica al Museo Cuneo di qualche anno fa (vedi a lato), a quel tempo insediato nei locali a livello della galleria di accesso praticamente incustodita. O l'amaro destino del Museo Pertini, lasciato a se stesso e praticamente dimenticato, tanto da suscitare le ire della vedova del "presidente più amato dagli italiani", Carla Voltolina. La progettazione è stata affidata a Pasquale Gabbaria Mistrangelo - l'uomo che più di tutti, a Savona, ha studiato il Priamàr e che è anche uno dei garanti della donazione Cuneo - e ad uno studio di architettura di Torino, "Area Progetti", che ha lavorato tra il resto agli allestimenti del Museo Egizio, della Rocca di Saluzzo e della Pinacotaca di Vercelli. Anche qui, insomma, l'indirizzo è chiaro, all'insegna di "Savona e il mondo", non solo Savona, non solo il mondo, ma i due sguardi insieme: "glocal", direbberogli anglofoni. Il costo previsto per la realizzazione del polo museale a Palazzo delal Loggia è di 350 mila euro, interamente finanziato dalla Regione. Il tempo di realizzazione è stato fissato in due anni (a luglio il pogetto esecutivo). E' previsto un uso massiccio degli strumenti multimediali, proprio nll'ottica che si diceva sopra: anche le opere del lascito Pertini saranno inquadrate in un contesto non solo artistico, ma anche e soprattutto storico, mettendo in mostra le vicende dei personaggi ed il cursus honorum pertiniano, in una parola mettendo in relazione la cultura della città e quella italiana.
«Nell'ambito della valorizzazione del Priamàr - ha detto il sindaco Federico Berruti - il progetto dei nuovi musei civici è prioritario e ha una doppia valenza, culturale e turistica». Ha concluso il primo cittadino: «L'indirizzo che abbiamo voluto dare è quello di una integrazione più forte tra realtà museali e città. In quest'ottica, ci fa particolarmente piacere il fatto che la Regione abbia deciso di finanziare integralmente il progetto».

Antonella Granero
 
IL MUSEO CUNEO fu devastato nel settembre 2003. L'epilogo di un'abbandono: era chiuso da un anno per infiltrazioni nei locali dov'era collocato, all'altezza della galleria di accesso al Priamàr.
C'era un solo pagante al giorno
pertini
 
PER ANNI, il museo Pertini ha totalizzato numeri tipo "un pagante al giorno". Tanto per dire della poca cura. La vedova Carla Voltolina minacciò il ritiro del lascito.
 
Quelle sale dimenticate e troppo vulnerabili
l'emergenza
Fu l'ex assessore alla cultura Silvano Godani a lanciare per primo l'idea di un unico complesso museale

16/01/2007
NEL SETTEMBRE 2003 il Museo Cuneo, vergognosamente abbandonato, fu devastato dai vandali. E' allora che nacque l'idea che ha portato all'attuale progetto di polo museale. A lanciarla, l'allora assessore alla cultura Silvano Godani, dopo l'abbandono, il raid, la devastazione: il museo Cuneo, accanto al museo Pertini, all'ultimo piano del Palazzo della Loggia al Priamàr. Era la sua risposta alle accuse pesantissime che la commissione d'indagine sulle devastazioni al Priamàr aveva riservato alla giunta dell'epoca e ai dirigenti comunali per la gestione della fortezza in lunghi anni. «Il Priamàr è uno dei punti di eccellenza della città», aveva detto. Per aggiungere: «Errori ci sono stati, ma non sono dovuti a negligenza, ma al fatto che l'oggetto Priamàr è difficilissimo da amministrare». E aveva citato la scarsità di personale che affligge la macchina comunale: «Questo sarà uno dei grandi temi con i quali dovrà confrontarsi la prossima amministrazione», aveva preconizzato. Ma Godani, non accontentandosi della teoria, lanciò l'idea di un complesso museale unico: «Tutto si tiene: se facciamo quaranta musei inevitabilmente diventano terra di nessuno come è accaduto in passato con il Cuneo devastato dai vandali. Se facciamo un solo complesso nel Palazzo della Loggia, collegato da un filo conduttore, le cose cambiano: sia per la gestione da parte nostra, sia per la fruizione da parte della gente».
In mostra i primi passi di savona
archeologico
IL MUSEO archeologico è il custode dei primi passi della civiltà savonese. I funzionari e gli archeologi del Museo hanno lamentato più volte una situazione di abbandono e le difficili condizioni di lavoro.