NASCE il nuovo polo museale al Priamàr. Ed è una novità che
non ha come unico scopo quello di soddisfare i palati più
raffinati degli amanti di archeologia ed arte. E'
indirizzata, piuttosto, a tutti coloro che sono appassionati
della storia e della cultura della città. E, attraverso
questa chiave di lettura, guarda al turismo di qualità che
Savona si è posta come obiettivo di agganciare dopo la
chiusura dell'era industriale e la virata verso il
terziario.
Il progetto verrà approvato stamattina in giunta e, subito
dopo, gli architetti saranno a Palazzo Sisto per illustrarne
anche pubblicamente le coordinate: il polo museale si
insedierà a Palazzo della Loggia. Attualmente, vi si trova -
in una situazione di cui i responsabili denunciano da anni
l'angustia - il solo Museo archeologico. Ma ci sono gli
spazi, liberi, a suo tempo occupati dalla Pinacoteca civica
ora definitivamente trasferita a Palazzo Gavotti. Così, il
Museo archeologico potrà uscire dall'attuale isolamento -
negativo per sé e per il Priamàr in generale - ed espandersi
andando ad occupare, oltre al piano al livello del piazzale
del Maschio, dove oggi si trova, anche quello superiore. Il
Museo archeologico, come si diceva, acquisterà con gli spazi
anche un respiro diverso, divenendo una "museo della città"
nel senso più ampio del termine, proponendo dagli scavi con
le tombe a cappuccina sino alle evoluzioni storiche più
recenti della comunità savonese. Potranno soprattutto
tornare a vivere il Museo Cuneo e il Museo Pertini, due
collezioni che un atteggiamento complessivo di disattenzione
aveva negli anni più recenti penalizzato. Basterà ricordare,
in proposito, la scorreria vandalica al Museo Cuneo di
qualche anno fa (vedi a lato), a quel tempo insediato nei
locali a livello della galleria di accesso praticamente
incustodita. O l'amaro destino del Museo Pertini, lasciato a
se stesso e praticamente dimenticato, tanto da suscitare le
ire della vedova del "presidente più amato dagli italiani",
Carla Voltolina. La progettazione è stata affidata a
Pasquale Gabbaria Mistrangelo - l'uomo che più di tutti, a
Savona, ha studiato il Priamàr e che è anche uno dei garanti
della donazione Cuneo - e ad uno studio di architettura di
Torino, "Area Progetti", che ha lavorato tra il resto agli
allestimenti del Museo Egizio, della Rocca di Saluzzo e
della Pinacotaca di Vercelli. Anche qui, insomma,
l'indirizzo è chiaro, all'insegna di "Savona e il mondo",
non solo Savona, non solo il mondo, ma i due sguardi
insieme: "glocal", direbberogli anglofoni. Il costo previsto
per la realizzazione del polo museale a Palazzo delal Loggia
è di 350 mila euro, interamente finanziato dalla Regione. Il
tempo di realizzazione è stato fissato in due anni (a luglio
il pogetto esecutivo). E' previsto un uso massiccio degli
strumenti multimediali, proprio nll'ottica che si diceva
sopra: anche le opere del lascito Pertini saranno inquadrate
in un contesto non solo artistico, ma anche e soprattutto
storico, mettendo in mostra le vicende dei personaggi ed il
cursus honorum pertiniano, in una parola mettendo in
relazione la cultura della città e quella italiana.
«Nell'ambito della valorizzazione del Priamàr - ha detto il
sindaco Federico Berruti - il progetto dei nuovi musei
civici è prioritario e ha una doppia valenza, culturale e
turistica». Ha concluso il primo cittadino: «L'indirizzo che
abbiamo voluto dare è quello di una integrazione più forte
tra realtà museali e città. In quest'ottica, ci fa
particolarmente piacere il fatto che la Regione abbia deciso
di finanziare integralmente il progetto».
Antonella Granero
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