Imprese, in
rosso i conti con l’estero LA STAMPA |
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SAVONA
Segna sempre rosso la bilancia commerciale della provincia di
Savona. Nei primi nove mesi dello scorso anno, infatti, il saldo
import-export ha registrato un deficit di oltre due miliardi di
euro. A parlar chiaro sono i dati, provvisori, dell’Istat
pubblicati sul sito internet curato dalla Camera di Commercio di
Savona.
Sia le importazioni che le esportazioni sono aumentate
significativamente nel periodo gennaio - settembre 2006.
Tuttavia il maggior incremento delle importazioni (+ 26%)
rispetto a quello delle esportazioni (+12,7%) ha fatto dilatare
ulteriormente il deficit degli scambi con l’estero. L’import è
passato infatti dai 2 miliardi e 203 milioni di euro del 2005 a
quasi 2 miliardi e 800 milioni di euro del 2006, mentre l’export
si è attestato a quota 731 milioni di euro contro i 649 milioni
del 2005.
Il deficit energetico si rivela sempre l’elemento che più
condiziona i risultati degli scambi con l’estero della
provincia. La voce dell’import con il valore più elevato è
infatti rappresentata dal petrolio che, nei primi mesi del 2006,
ha toccato quota 2,2 miliardi di euro, con una crescita del 34%
rispetto al 2005. Le importazioni di greggio e gas naturale, in
pratica, assorbono lo stesso valore del saldo import-export
dell’intera provincia. Sempre sul fronte dei prodotti
energetici, il carbone ha pesato con un deficit di oltre 71
milioni di euro.
La provincia di Savona continua a importare dall’estero prodotti
agricoli in misura superiore a quanto ne esporti. Con un import
di 109 milioni di euro e un export di 74 milioni di euro,
l’agricoltura contribuisce al risultato negativo per oltre 35
milioni di euro.
Le note positive arrivano invece dalla produzione di prodotti
petroliferi raffinati e di coke e dal settore della chimica.
Come nel 2005, anche nei primi nove mesi del 2006 a incidere
positivamente sul bilancio commerciale savonese è stata
soprattutto la produzione di coke e e dei prodotti petroliferi
raffinati: a fronte di importazioni per oltre 37 milioni di
euro, si sono registrate esportazioni per oltre 148 milioni di
euro (+40,5% rispetto all’anno precedente), generando un saldo
attivo di quasi 111 milioni di euro. Le esportazioni dei
prodotti chimici sono invece aumentate del 28,7% rispetto al
2005 e hanno raggiunto quota 260 milioni di euro. La chimica è
al secondo posto in termini di saldi attivi della bilancia degli
scambi con l’estero della provincia: le importazioni di prodotti
chimici ammontano infatti a 170 milioni di euro, per cui il
saldo attivo prodotto dal comparto ha raggiunto i 90 milioni di
euro.
In crescita (+33%) anche le esportazioni di autoveicoli e
rimorchi: a fronte di importazioni per circa 5 milioni di euro,
sono stati esportati automezzi per oltre 55 milioni di euro, con
uno scarto attivo di oltre 50 milioni di euro. Segno positivo
anche per il saldo delle voci relative ai prodotti non
metalliferi (20 milioni di euro) e delle macchine ed
apparecchiature elettriche (18 milioni di euro).
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