In provincia di Savona 2800 iscritti   LA STAMPA

Ds, cresce la fronda a Fassino
Ferrando, Urbani ma anche Bacciu Ulivi e Durante fra gli oppositori

Gli iscritti ai ds nel 2006 erano 2 mila 802. Fra questi, figurano 986 donne e 189 che vengono qualificate come nuove adesioni. La sinistra giovanile è formata da 165 iscritti, mentre la sezione tematica (ecologista) ne conta 70, di cui 37 iscritti ai ds. L’autonomia tematica della salute invece ne conta 67, di cui 44 iscritti ai ds. Su questi numeri si basa il congresso che si svolgerà a marzo e che dovrà eleggere i delegati al congresso nazionale che verrà celebrato fra il 19 e il 21 aprile. SAVONA
Si amplia il fronte del no alla nascita del Partito democratico. La fronda all’interno dei ds sta crescendo e il maggior partito del centrosinistra mostra segnali di insofferenza per la fusione con la Margherita ormai imminente. Entro marzo si svolgerà il congresso provinciale in cui gli iscritti dovranno pronunciarsi sulle tre mozioni attualmente in campo, quella di Fassino che prevede l’avvio del Partito democratico, quella di Mussi che si oppone in modo assoluto e quella di Angius che invece si limita a contestare le modalità di attuazione del nuovo soggetto politico. A livello savonese i fassiniani del segretario Giovanni Lunardon hanno una netta predominanza ma anche le altre mozioni cominciano a farsi sentire. La scorsa settimana in Sal Rossa si è svolta la presentazione della mozione di Gavino Angius (affidata a Peppino Caldarola che però non si è visto). La riunione non ha visto una folta partecipazione e fra gli aderenti alla mozione, si sono messi in luce l’ex segretario Roberto De Cia e l’assessore della Provincia Roberto Peluffo.
Domani sarà la volta di Valdo Spini della direzione nazionale ds che ha aderito alla mozione di Mussi e interverrà in Sala Rossa alle 21. In questo caso la manifestazione è promossa dalla sinistra storica dei ds che in questo frangente ha fatto registrare qualche adesione eccellente. Il documento critico è sottoscritto da Anna Antolini, Giovanni Burzio, Anna Traverso, Lucia Bacciu, Roberto Ulivi, Maria Bolla, Franca Ferrando, Giovanni Urbani, Riccardo Badino, Bruno Larice, Giuseppe Vallerino, Angelo Berio, Mattia Rossi e Giovanni Durante.
Proprio il presidente dell’Arci, è diventato uno dei detrattori più convinti: «La proposta del gruppo dirigente ci vede nettamente contrari. Noi vogliamo difendere, sviluppare e rinnovare profondamente i ds come grande forza di ispirazione socialista inserita nel pse. L’incontro con Valdo Spini vuole essere un contributo che proponiamo alla discussione dei nostri iscritti. A livello locale vogliamo aprire un dibattito serio e non pregiudiziale su temiu cruciali come una prima valutazione sull’operato dell’amministrazione, sul progetto del porto turistico della Margonara e sulla gestione del partito savonese».
Considerazioni condivise a ampliate da Giovanni Urbani, Franca Ferrando e Mattia Rossi che ieri mattina hanno sottolineato il momento di malessere del partito: «Staremo dentro fino alla fine ma non aderiremo a questo nuovo soggetto politico che nasce da presupposti sbagliati. Per fortuna il voto congiunto e segreto su mozione e segretario, consentirà ai delegati di esprimersi con grande libertà» su questa trasformazione che non convince nemmeno i suoi promotori.