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SONO UNA moltitudine silenziosa. Seicento. Ognuno con il
proprio dramma personale. Il dramma di non avere più l'età e
la forza per reagire alle sofferenze della vita. Il dramma
di sentirsi un peso per la società e qualche volte anche per
i familiari.
Seicento anziani sparsi in tutta la provincia,
trecentoquaranta solo a Savona, attendono una telefonata
dall'Asl. Sono non autosufficienti in lista d'attesa per un
letto in residenza protetta (le vecchie case di riposo).
Alcuni possono aspettare anche dieci-dodici mesi. I casi più
gravi in genere ricevono la fatidica chiamata nell'arco di
90 giorni. La media d'attesa è di sei mesi. Tanti. Troppi.
Anche se nessuno può dimenticare le "liste della vergogna"
del Padiglione geriatrico del Santuario, quando si faceva in
tempo a morire prima che si liberasse un letto. Le attese
potevano durare anche un lustro. Da allora le cose sono
cambiate fortunatamente in meglio.
Negli ultimi dieci anni l'assistenza socio-sanitaria agli
anziani è indubbiamente migliorata nel Savonese, ma non
riesce ancora a tenere il passo delle richieste di una
popolazione sempre più vecchia.
A Savona e nel Finalese le situazioni più critiche per le
lungodegenze, secondo l'Unità operativa assistenza anziani
dell'Asl 2. Le cose vanno meglio nell'Albenganese e in
Valbormida, con liste d'attesa relativamente corte.
La dotazione di posti è aumentata un po' su tutto il
territorio comunale. Gli anziani, quando hanno bisogno
d'assistenza, diventano un business. E così si sono
moltiplicate le strutture private alla quale l'Asl fa ora
riferimento. Oggi le Rp convenzionate sono diciotto,
distribuite su tutto il territorio provinciale, per un
totale di 393 posti.
Sei le residenze sanitarie assistite che accolgono gli
anziani post-acuti (dimessi dall'ospedale) o quelli non
autosufficienti in condizioni più gravi. I posti-letto sono
complessivamente 224.
I tempi d'attesa nella Rsa sono accettabili: oscillano tra i
tre e i venti giorni, con l'eccezione del Noceti che è una
via di mezzo tra Rsa e Rp, con maggiori difficoltà di
inserimento per gli anziani. Millesimo è quella con i tempi
d'attesa inferiori.
Spesso l'Asl riesce a trasferire direttamente il paziente
dall'ospedale alla Rsa senza ulteriori disagi per lui. Ed è
questo il risultato di una migliorata integrazione tra
ospedale e strutture territoriali.
I prezzi. Il ricoverato in una residenza protetta
convenzionata costa dai 63 ai 77 euro al giorno a seconda
della struttura: 25,30 sono sempre a carico del servizio
sanitario nazionale, la quota restante la paga l'anziano.
Le Rp agiscono in regime di libero mercato, quindi occhio
alle tariffe, perché le differenze tra una casa di riposo e
l'altra possono essere notevoli. Un esempio? A "Villa degli
Abeti" di Bardineto l'assistito paga 35 euro al giorno, alla
"Giocosa" di Savona (ex clinica Riviera) 52 euro. Differenze
persino nello stesso comune. Nel capolugo, ad esempio, le
Rossello chiedono 46 euro, la Santa Lucia 49, Villa Bianca
51,79.
Insomma, se si ha la possibilità di scegliere c'è anche il
modo di risparmiare qualcosa. E comunque l'anziano
ricoverato in una residenza protetta convenzionata spende in
media 1.350 euro al mese. Il consiglio è andare a prendere
visione della struttura prima di prendere una decisione.
Anche se va detto che tutte le strutture convenzionate del
Savonese offrono prestazioni soddisfacenti.
Per gli anziani meno abbienti può intervenire il Comune,
valutata la solita scheda Isee che è di fatto la radiografia
del nostro portafoglio.
Naturalmente, per chi ha disponibilità finanziarie, c'è
anche la possibilità di evitare la penosa trafila della
lista d'attesa. In provincia sono presenti altre tredici
strutture non convenzionate o con parte dei letti non in
convenzione: otto Rp si trovano nel Finalese, altre cinque
nell'Albenganese. E qui le tariffe salgono, anche se non di
molto, visto che l'obiettivo è fare concorrenza all'Asl,
giocando sulla disponibilità immediata del letto a prezzi
competitivi.
In queste case di riposo l'intera retta giornaliera è a
carico dell'assistito e si aggira sui 70-80 euro al giorno.
Il prezzo può essere poi contrattato in base alle esigenze
specifiche dell'anziano. Cresce in proporzione ai suoi
bisogni.
Nelle Rsa convenzionate i primi due mesi di ricovero sono
pagati dall'Asl, poi scattano i 37,84 euro a carico
dell'assistito. A fare eccezione è ancora una volta il
padiglione Noceti dove l'anziano comincia a pagare fin dal
primo giorno.
Bruno Lugaro
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