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Ma il leader storico della sinistra chiede ai ragazzi di
costituirsi in associazione. «E il Comune fornisca loro
acqua e luce»
07/01/2007
«SONO pronto a fare da garante ai ragazzi dell'ex mercato di
piazza Bologna, purché si diano una dignità istituzionale,
creando un'associazione di tutilità sociale con uno statuto
che infichi scopi e principi, un presidente e un consiglio
d'amministrazione».
Il collettivo "Barricata" trova un alleato in Aldo Pastore,
figura storica della sinistra savonese e intellettuale di
spicco. Proprio da Pastore arriva un invito al sindaco
affinché dia il tempo ai ragazzi di organizzarsi sotto il
profilo giuridico e fornisca loro luce e acqua. «In cambio i
giovani dovranno farsi carico della pulizia dell'ex mercato
e impegnarsi non disturbare la quiete pubblica, cessando
ogni attività entro le 20». Queste, secondo Pastore, le
condizioni che potrebbero fare contenti tutti. «Un patto
informale è possibile - spiega - per poi arrivare ad una
vera e propria convenzione tra il Comune e i nuovi gestori
della struttura». Martedì la giunta prenderà in
considerazione anche questo suggerimento, nonostante le
spinte di qualche assessore a sgomberare l'ex mercato con la
forza.
Pastore vede con grande favore l'iniziativa di piazza
Bologna. «Per tre motivi. Primo: i ragazzi hanno occupato
una struttura dimenticata da due anni; secondo: la nostra
società e lo stesso Comune sono debitori nei loro confronti
perché nulla è stato fatto per loro. Il terzo motivo è di
carattere più personale - prosegue Pastore -. Dodici anni fa
scrissi nel mio libro "L'altra città" che Savona aveva
bisogno di un centro per i giovani gestito dagli stessi.
Proposi, allora, il civico macello di Legino che mi risulta
essere tuttora inutilizzato. E' vicino all'autostrada e
lontano dalle abitazioni, cosicché si presta bene anche per
ospitare concerti. La mia proposta rimase inascoltata».
Oggi, chissà...
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