REGIONE LA MAPPA DEI CAMBIAMENTI NEI 69 COMUNI
E’ corsa al Piano regolatore   LA STAMPA
SAVONA
I 69 Comuni della provincia sono fra i più prolifici in tema di pianificazione urbanistica. Quasi tutti gli enti dispongono di piani molto aggiornati, che risalgono addirittura agli ultimi cinque anni e solo Balestrino e Zuccarello hanno ancora Piani che risalgono agli Anni ‘80. E’ quanto risulta dal lavoro di monitoraggio svolto dall’assessorato regionale all’Urbanistica di cui è assessore Carlo Ruggeri.
«In generale la Liguria è più che coperta dal punto di vista normativo - dice Ruggeri - con una pianificazione stratificata a maglie molto fitte. Dal Piano della Costa al Piano paestistico a quello dell’Area centrale ligure per poi arrivare agli strumenti dei singoli Comuni. Ora è in via di stesura il Piano territoriale regionale in cui saranno contenute direttive, indirizzi ma anche le limitazioni. Il piano prevede ad esempio alcuni poli di forte sviluppo come Erzelli o Finale e per il resto una direttiva generale che impone restauro conservativo. Un caso esemplificativo è quello degli alberghi che nelle intenzioni della Regione devono diventare un’occasione di sviluppo e rilancio turistico, con possibilità di finanziamenti e ampliamenti volumetrici, mentre dall’altro vengono posti severi vincoli per evitarne la trasformazione in mini alloggi». Savona la svolta sul mare l’ha fatta proprio ai tempi di Ruggeri ma le ruspe sono in azione ancora oggi nelle aree ex Italsider.
Dal punto di vista statistico, fra i Comuni che possono vantare la pianificazione più aggiornata figurano Andora (il cui preliminare di Puc è stato adottato nel 2005 e approvato dalla Regione a luglio 2006), Boissano, Bormida, Savona, Urbe e Finale (passati al vaglio regionale nel 2005). Zuccarello ha la normativa urbanistica più risalente, visto che al momento è ancora in vigore un regolamento edilizio che risale al 1981. A Balestrino la normativa è leggermente più aggiornata, visto che si parla del 1988.
Nei Comuni più grandi, invece, i piani regolatori si sono succeduti nel tempo, sia pure fra mille lungaggini burocratiche: a Savona ad esempio, il Pris (Piano regolatore intercomunale) adottato nel 1977 è rimasto in vigore fino agli Anni 90’ quando la giunta Tortarolo adottò la variante generale che era in pratica un nuovo Piano regolatore. Poi sono trascorsi altri dieci anni prima di arrivare all’adozione dell’attuale Piano comunale che dovrà ancora essere approvato definitivamente.
In molti casi la sovrapposizione della strumentazione urbanistica ha richiesto una serie di aggiustamenti successivi. Basti pensare che il Piano territoriale di coordinamento paestistico ha subito varianti quasi ovunque: Alassio, Albenga, Albisola Suoperiore, Albissola Marina, Andora, Bardineto, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Castelvecchio di Roccabarbena, Cengio, Ceriale, Cisano sul Neva, Dego, Erli, Garlenda, Giustenice, Loano, Massimino, Millesimo, Mioglia, Nasino, Orco Feglino, Ortovero, Pallare, Quiliano, Sassello, Roccavignale, Spotorno, Stellanello, Testico, Toirano, Tovo San Giacomo, Varazze, Vendone, Vezzi Portio, Villanova d’Albenga.