LETTERA APERTA AL SINDACO BERRUTI

“S. Paolo, sedici anni di nulla”
LA STAMPA
SAVONA
Quasi 6 mila giorni. Il record dei record festeggiato, si fa per dire, all’inizio dfi questo 2007. Il vecchio ospedale san Paolo è in stato di abbandono da oltre 16 anni, ma il comitato civico «Qualunque cosa ma subito», non si arrende. Uno dei suoi fondatori, Vincenzo Delfino, oggi consigliere comunale, torna sul problema e lo fa con una lettera aperta al sindaco Berruti. Ne pubblichiamo ampi stralci.
«Seimila giorni: 16 anni e spiccioli, da quando un gruppo di cittadini savonesi, di cui facevo parte, cercò di indicare alle autorità cittadine dell’epoca la necessità di fare in modo che si desse un uso alle aree del San Paolo immediatamente, onde non lasciare uno spazio al centro della città inutilizzato e controproducente. - scrive Vincenzo Delfino -. Il risultato: 6 mila giorni di nulla. Certo, Lei, caro sindaco, mi dirà che non è colpa sua, che altre amministrazioni dovevano fare e non hanno fatto. E’ passato però quasi un anno da quando lei è al comando della città e non mi sembra che sia stato fatto alcunché per migliorare le cose. A Finale Ligure, Negli Anni 50 il sindaco Augusto Migliorini, ex comandante di sommergibili, di notevole attivismo e decisionismo, fu protagonista dell’abbattimento di due edifici realizzati a corredo dell’Arco di Spagna, che impedivano al Comune di realizzare una piazza e di continuare la passeggiata stessa. Tali costruzioni era vincolata, non si sa bene perché, dalle Belle Arti. Il Comune chiese più volte il permesso di abbatterle per costruire infrastrutture turistiche, ma passava il tempo e non si otteneva nulla. Improvvisamente, una notte, le due «ali» furono rase al suolo. Grande indignazione e grandi proclami, però il Comune pochi mesi dopo iniziò la costruzione dell’attuale passeggiata e della piazza collegata. Senza arrivare a soluzioni estreme, Le chiedo di farsi personalmente responsabile di una situazione che è ormai insostenibile e di farsi promotre presso chi di dovere perché qualcosa si sblocchi».
E conclude: «Seimila giorni sono veramente tanti, probabilmente troppi, e poi se si superano i fatidici 9999 giorni dovremo rifare il cartello e con quello che costa oggi la manodopera sinceramente non mi pare il caso. So che in teoria sono i privati che hanno in mano la questione: ma è tutto fermo. La prego, si faccia promotore di qualcosa. «Qualsiasi cosa, ma subito!».