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PER SOSTENERE il centro sociale "Barricata" hanno già
firmato 240 persone. Sono soprattutto giovani del
comprensorio savonese ai quali piace l'idea della sede
autogestita nell' ex mercato coperto di piazza Bologna, ma
anche meno giovani del quartiere che intendono solidarizzare
con il collettivo degli occupanti. E tutti sono concordi nel
chiedere che la situazione attuale sia mantenuta il più a
lungo possibile in quanto rappresenta una importante realtà
per la città. Posizioni di segno diametralmente opposte
rispetto al coro di proteste e di accuse dei giorni scorsi
nelle quali l'ipotesi dello sgombro immediato è spesso stata
la più morbida. «Noi cerchiamo di comportarci normalmente
con tutti - dice Fabrizio Poggi, portavoce del Barricata - e
la gente lo verifica tutti i giorni. Ci riuniamo,
discutiamo, ci divertiamo a stare assieme, ma evitiamo di
disturbare chi dorme nelle ore notturne, chiudiamo il centro
quando è necessario per la quiete pubblica. e la gente vede
tutto ciò e capisce che non siamo teppisti. E con il
quartiere continueremo a confrontarci in questo modo».
06/01/2007
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